Arcano la Settima Era

92° capitolo

La missione

Ormai era deciso e, nel rituale Consiglio delle Madras, si portò a conoscenza di tutti i partecipanti di quella che venne denominata come "la Missione".

L'Imperatrice parlò con voce tenue, ma allo stesso tempo decisa. Non chiese ma ordinò, e lo fece con una tale determinazione che nessuno osò sollevare una sola obiezione. - Prendere la Fortezza di Hamok significa avere il possesso di Dresde e, togliere alle navi Jaqueros l'unico porto di appoggio verso la Terra dell'Arcano, significa cancellare il pericolo che tornino un domani a portare la guerra sulla foce del Kruill. Se battaglia ci deve essere, che avvenga su quell'isola, lontano dalle nostre Kioskas ed al fianco di altri popoli che stanno vivendo nel terrore di Atkrasia.

- Chi ci andrà? - domandò Hirih, rompendo inaspetattamente il silenzio.

- Tu, come Principessa designata a regnare su questa Terra, devi prima di ogni altra cosa imparare a rispettare le regole del Consiglio. La parola qui nel Pulp spetta solo alle Madras.

Myrt chiese la parola, ma le fu negata. - Ho già scelto chi prenderà il mare per Dresde, - continuò l'Imperatrice, col piglio di un tempo - e lo comunicherò direttamente agli interessati.

- Non contate su di me questa volta, - esordì Madras Asiram, suscitando il sorriso dei presenti - c'è troppa umidità sulle navi per le mie stanche ossa. E lasciate fuori anche Madras Kristal perché mi sembra che non abbia più il fisico per certe fatiche.

- E' una missione per le Amazzoni? - domandò Madras Diamante.

- Andranno gli Ardes e i Dragoni! - sentenziò Nimira, zittendo immediatamente il brusio sommesso prima che prendesse corpo - e con loro una delegazione in grado di prendere contatto con la popolazione locale ed indurla all'alleanza.

- Perché proprio loro? - intervenne Myrt, senza chiedere il permesso di parola.

L'Imperatrice la fulminò con lo sguardo, le fece un chiaro segno con l'indice di tornare a sedere, si guardò intorno con aria truce, e continuò: - Le uniche combattenti di sesso femminile che andranno in missione sono Kikka, la Strega Suprema, perché il suo compito sarà quello di creare un legame mistico con le indigene, e Teodolinda... un'Amazzone che ha dedicato la propria vita allo studio delle stelle, unica mappa che dal cielo può condurci a Dresde. Stiamo ancora selezionando qualcuno in grado di comunicare nell'antica lingua che si parla su quell'isola, molto simile al ceto arcaico da nostri predecessori sulla Terra dell'Arcano. Fungerà da insegnante durante il viaggio e da interprete una volta sbarcati. Le Amazzoni e gli altri Gruppi di Guerrieri partiranno in un secondo momento, se servirà tutta la potenza del nostro esercito per abbattere la Fortezza Jakueros.

- Mia adorata Imperatrice, - chiese la parola Kristal, Madras Suprema - c'è un motivo specifico perché tu abbia deciso di inviare laggiù il Vicario di Nistra? Ti chiedo venia di questa mia intemperanza, ma se si tratta di una missione diplomatica, la presenza di Berserk mi sembra alquanto fuori luogo!

- Ho fatto tappa due volte a Desdre durante la mia prigionia e ho potuto costatare l'ordine con cui si muovono i Jaqueros sul campo di battaglia. Li ho visti in azione fuori dalle mura di Hamok. Seguono una precisa strategia e ubbidiscono agli ordini dei loro Comandanti con totale dedizione. Chi meglio di lui può sconvolgere questa armonia militare.

Nello stesso istante si udì uno strano rumore provenire proprio dallo scranno del Vicario.

- Il tempo e le mille battaglie l'hanno radicalmente calmato, - esordì Madras Nurah - in altri tempi avrebbe già ruggito i suoi strambi proclami.

- Non preoccupatevi, - intervenne Asiram, seduta porprio di fianco a lui - non si è affatto calmato... semplicemente s'è addormentato!

Ed a svegliarlo di soprassalto ci pensò lei in prima persona, rifilandogli un calcione proprio sul mignoo che sporgeva dallo stivale consumato.

- Ma pork... - reagì d'istinto - nemmeno al Consiglio delle Madras si può abbassare la guardia! - e poi, accorgendosi di essere al centro dell'attenzione - Scusate ma stavo riflettendo su questa Missione!

- E' un troglodita, - intervenne Myrt, più nervosa del solito - non è adatto alla delicatezza di questo incarico!

- Senti bella mia! - reagì, alzandosi con tutta la sua possanza - anche quando mi fu affidata la mocciosa... cioè la Principessa, tutti pensavano che non fossi all'altezza dell'incarico, eppure non l'ho nemmeno persa, non è annegata, non l'ho fatta ammazzare ed è tornata più in forma di prima!

Prima che il diverbio si trasformasse in una rissa, l'Imperatrice mise tutti a tacere e decretò la chiusura del Consiglio delle Madras. Poi chiamò Hirih a sé e le chiese di essere accompagnata alla Kioskas Imperiale. Ciò che si dissero, resta ancora un segreto.

Parve ovvio a tutti che l'apprensione di Nimira nell'inviare combattenti femminili a contatto con le forze Jakueros fosse dovuta alla sua terribile esperienza di prigionia nella terra di Atkrasia. Quando domandai a Nurah quale fosse lo stato di salute dell'Imperatrice, si coprì il volto con entrambe le mani. - Nessun'altra che io conosco sarebbe sopravissuta allo scempio perpetrato sul suo corpo. I Jakueros sono degli animali e, se la nostra amata sovrana ha potuto resistere, è perchè ha saputo spegnere la mente durante le atrocità a cui è stata sottoposta. Le ho parlato molto, cercando di farla sfogare, e per la prima volta ripercorrendo quei momenti, ho letto il terrore nei suoi occhi.

- Tornerà mai su un campo di battaglia? - le domandai, col timore di ascoltare la risposta.

- Non lo posso dire con certezza, - scosse il capo - ma la sua prudenza nell'inviare le Amazzoni si Dresde ha un significato profondo che condizionerà le sue scelte future.

- Forse è anche un modo per impedire a Hirih di correre troppi rischi.

- Qualcuno comincia a domandarsi se Arcano abbia ancora la sua guida...

- Vedendo Nimira in quello stato, - ribadii il mio pensiero - ho pensato che fosse giunto il momento di un passaggio di poteri alla Principessa, ma ora ho molti dubbi al proposito. La ragazza non è ancora pronta.

- Alla sua età Nimira era molto più matura! - rispose Nurah, cercando di leggermi il pensiero negli occhi.

- A quei tempi si era già maturi nel grembo della propria madre e le battaglie si combattevano sui confini del Kruill. Il nemico è sempre stato alla nostra portata, ora invece sappiamo con certezza che, la prossima volta che arriverà in vista delle nostre coste, potrebbe essere l'ultima da Hammers liberi.

Nurah si accomiatò cercando di rincuorare il mio vecchio cuore, ma io ben sapevo quale fosse la potenza militare di Atkrasia. I racconti precisi di Nimira sugli insediamenti dei Jakueros mi avevano profondamente turbato. Possedevano enormi città, arroccate nelle insenature rocciose, che facevano apparire le nostre Kioskas alla stregua di piccoli villaggi di pescatori. L'unico nostro vantaggio era la grande distanza che ci separava dal loro continente, ma ora sapevano della nostra esistenza e la sconfitta subita li avrebbe certamente riportati da noi per consumare una terribile vendetta. Le loro armi potevano colpirci ad una distanza doppia delle nostre, ma per fortuna erano più lente nell'essere ricaricate. Tutto il materiale bellico, abbandonato nella foce del Kruill, fu recuperato dai nostri carpentieri e sottoposto all'analisi di Aragon e dei suoi Maghi più esperti. I potenti cannoni, prelevati dalle navi distrutte, furono posizionati sulle nuove mura di Akral. Dalle prove effettuare, potevamo usare il Marv in sostituzione della loro polvere da sparo ed avevamo persino calcolato il tempo in cui dovevamo resistere prima che le loro navi terminassero i rifornimenti.

- Se la Missione a Dresde dovesse fallire, - mi spiegò Xar, in un colloquio strettamente privato - arriveranno con la più grande flotta che siano mai riusciti a mettere in mare. Sbarcheranno guerrieri e cavalli nel delta del fiume, anche sapendo che sarebbe una strage, perché non possono manovrare le loro possenti navi con la stiva stracolma. E certo eviteranno l'errore fatale dell'ultima battaglia, quando si sono trovati a risalire la corrente nell'unico canale navigabile, dove abbiamo riversato centine e centine di barili di olio nero.

- Possono davvero permettersi di perdere così tanti Guerrieri? - lo interrogai preoccupato - Per loro non ha alcun valore la vita umana?

La risposta ce la diede Nimira la mattina seguente, quando andammo da lei su richiesta di Hirih, preoccupata per gli incubi che gravano sul sonno della madre.

- I Jakueros non sono costituiti da una sola razza. - ci spiegò, con ancora gli occhi gonfi di sonno - E' un popolo composto da diversi ceti sociali, di cui solo il più basso è predisposto per la guerra, allo scopo di colonizzare l'intero pianeta. Se ci avete fatto caso, i loro Comandanti sono diversi per corporatura e lineamenti dal resto della truppa. Loro discendono dal ceppo originario di Atkrasia, mentre i Guerrieri sono il frutto di un allevamento intensivo, messo sistematicamente in atto ogni volta che hanno sottomesso altri popoli.

- L'allevamento si fa con le bestie, - commentò la Principessa, profondamente turbata dal racconto - e non con gli esseri umani!

- Dopo ogni guerra vinta, - continuò l'Imperatrice - lasciano in vita solo le femmine e le ingravidano ad ogni estro per produrre i soldati che servono al loro esercito di invasione. Una volta svezzati, i figli maschi vengono arruolati sin da piccoli per essere cresciuti secondo le regole militari, mentre le femmine vengono usate per i peggiori scopi e, una volta mature, prendono il posto delle madri. Questo è il motivo per cui il valore umano dei Guerrieri Jakueros non ha pari considerazione col nostro senso di umanità! Da questa forma di allevamento si sono salvate solo le Amazzoni di Dresde, perché incompatibili geneticamente con gli invasori. Purtroppo, la loro bellezza le ha rese apprezzabili per altri scopi ed è l'unico motivo per cui le lasciano vivere e riprodurre tra loro in questa strana forma di libertà condizionata. Non credo sia possibile sconfiggere completamente Atkrasia... ma la nostra speranza è quella di colpirla nel loro Porto più vicino a noi, così da impedire ogni nuovo attacco alla nostra Terra e, nel contempo, inviarle un segnale forte della potenza della Terra dell'Arcano.

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Abel Wakaam