La Terra dell'Arcano - Il raduno di Torino
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Kristal

1453 Posts

Posted - 19 Apr 2009 :  13:32:44  Show Profile
Cronaca del raduno (Aprile 2006)



Dietro: Driz, Steve, Paido, Galath, Silver_Wind, Arthur

Davanti: Cadetto Betris e Amazzone figli di Driz, Skydreamer, Nara, Kikka, Alexandria

In basso: Vendicatore



SILVER_WIND
Eccomi qua pronto a narrare le fantastiche vicende che mi riguardano di questa giornata per me già conclusa.
Dopo un confortevole viaggio in treno arrivo con largo anticipo, vado incontro a Kikka e alla sua amica non arcanese verso la Mole, arrivando in tempo e iniziando a far la loro conoscenza.
Le prime impressioni erano di due splendide ragazze, una energica e vitale, l'altra timida ma determinata.
Ritorniamo così tutti e tre verso la stazione dove incrociamo subito Arthur, un simpaticone di prima categoria.
A breve arrivano Galath e Nara (simpaticissimi), Paido, sempre il solito, Driz col cadetto e la giovane amazzone e l'altra amica di Kikka.
Dopo una veloce parlata in stazione ci spostiamo alla pizzeria, bel posto e relativamente poco salato il conto (che dite, sono pignolino eh?), dove ci raggiungono in ordine Vendicatore, Steve, Skydreamer e amica e ultima, ma non per importanza, Alexandria.
Altro spostamento verso il parco del Valentino, visita al volo del borgo medievale con il sottoscritto che faceva il cicerone.
E poi via nel verde a darci "mazzate" con le armi di legno, bere birra con Steve e Arthur, oltre alla palla, a fare foto in giro e approfondire un po' le conoscenze.
Piccolo spostamento all'ombra (il sole s'è visto poco comunque) di un albero e a cantare, sorseggiare vino medievale di Driz (buonissimo) e a parlottare, con Arthur che ha preso confidenza coi bimbi di Driz e faceva il babysitter.
A metà pomeriggio parte da Kikka la telefonata a Madras Kristal con mini chiacchierata con tutti i presenti.
Purtroppo dopo poco (apparentemente, ci stavamo divertendo parecchio) Sky e amica dovevano ripartire per la stazione e il treno, accompagnate da Driz che ci lascia in omaggio le armi.
Dopo un leggero girovagare e discussione su cosa gli altri faranno mentre io scrivo il racconto, arriva anche per me il momento di tornare a casa.
Una giornata che rimarrà in memoria a lungo dove ho potuto apprezzare la compagnia di amici lontani.



Arthur, Vendicatore




Skydreamer, Vendicatore, Arthur, Driz, Steve, Kikka




Kikka, Skydreamer, Alexandria, Vendicatore



KIKKA
Le dee con il loro pennello cominciavano a colorare d'azzurro il cielo di Torino, che ignara si svegliava non sapendo che da lì a poche ore sarebbe stata pacificamente invasa dagli hammers di Arcano.
Io insieme alla mia amica Sdu Sara stavo esplorando il simbolo di quella Terra: la straordinaria Mole Antonelliana.
Ai piedi del monumento ci aspetta il simpaticissimo vice dei Dragoni Silver_Wind, che gentilmente ci accompagna verso il punto di ritrovo stabilito!
Arrivati in stazione verso di noi arriva un volto famigliare, è un altro Dragone: lo stratega Arthur, a pochi metri un'altra mia amica Sdu.
Subito dopo ecco una coppia tutta pepe: il vice Lokot Galath e la Mokadina Nara, finalmente ci si conosce dopo tante avventure in taverna.
Passa qualche minuto e compare all'orizzonte il grandissimo Driz accompagnato da un piccolo cadetto e una piccola amazzone (chiamata dal padre Kikka.. ghgh quante volte mi sono girata nel pomeriggio pensando che il Comandante della Legione Uait chiamasse me)
E per finire un altro caposaldo di Arcano: Paido, il Comandante dei Lokot che solo per oggi si è allontanato dalla foresta per partecipare al grande evento!|
Già si respira un'aria di festa nei primi momenti di quella che sarebbe stata una lunga giornata!
E' tempo di rifocillare gli stomachi, ci si divide in due carri e via verso la locanda!!! Anche qui si ride e si scherza, si ripercorre le tante avventure arcanesi e ci si conosce meglio.
Nel mentre arriva pure il comandante dei Dragoni, il frizzantissimo Vendicatore ed ora la triade del comando Dulkar è al completo! Basta poco e si crea subito un vociare allegro, proviene dall'angolo dove il gruppetto dei Dragoni già complotta chissà cosa...
Un rumore di passi, un'entrata plateale che solo un artista del calibro di Steve poteva fare, accolto ovviamente da applausi di tutta la compagnia, che non è ancora completa.
La mia sorellina strega Skydreamer finalmente arriva accompagnata anche lei da un'amica Sdu.. è di moda avere delle ancelle tra noi streghe? eheh ci trattiamo bene :D
Che bello conoscere un'altra del mio gruppo ^^ e che sorellina^^ veramente una bella persona!
Ma attenzione, rullo di tamburi ed ecco apparire la decisa e piena di vita Comandante delle Gana: Alexandria!! Con un bellissimo dono che conserverò con cura, un bellissimo disegno che ritrae me stessa: una streghetta con delle ali da farfalla per darle un
tocco di magia che rende il disegno veramente meraviglioso.. grazie mille Alexandria!
Il tempo è ahimè tiranno e ci porta via la coppia più simpatica e forte che abbia mai visto, vederli punzecchiarsi a vicenda è troppo bello da vedere, due persone veramente speciali... peccato che impegni importanti li hanno portati via troppo presto.
E anche il grande amico di sempre Paido ha dovuto con un inchino salutarci e riprendere la strada verso casa, ma ci saranno altre occasioni per rivederli con più calma, sicuramente!
Il resto della compagnia si dirige verso il bellissimo borgo medioevale, ci si posiziona vicino un grande albero (che sia la dimora di qualche Lokot?^^) e gli allenamenti cominciano!
Prendo la mia ascia da degna sorella di Bersone e comincio con un po' di sgualembri dritti e rovesci sotto l'occhio vigile di Drizzino!
All'improvviso da dietro le spalle qualcuno mi attacca! Argh! il Dragone osa sfidare la sorella del Vicario!! Una dura lotta, ma la mia inesperienza nell'uso delle armi abituata alla magia è fatale, Silver ha la meglio!
Finito il duello scopro di aver riportato una tremenda ferita da guerra (un taglietto minuscolo al pollice ghgh) come ha osato! Il fratellone Berserk mi vendicherà e ti stronkerà per benino (ghgh consiglio vivamente a Silver di emigrare, perchè ho sentito Bers ed è parecchio arrabbiato e non ho ancora avvertito la nipotina Asjah.. bwahahahah).
Il pomeriggio trascorre tranquillo, chi lotta, chi gioca a pallone o chi semplicemente chiacchiera sul manto d'erba a godersi questo momento di pace.
Il gruppo si sposta tra i rami dell'albero dove si intonano canzoni, si mangiano focacce pregiate genovesi, si beve birra e lo straordinario liquore di Driz (mannaggia, ho bevuto solo qualche sorso e pochi istanti dopo era già nelle pance di Steve e dei Dragoni (cattiviii ç_ç)
Nessuno dei miei incantesimi purtroppo era in grado di fermare il tempo e piano piano la compagnia inizia a sciogliersi: prima Sky, la sua amica, Driz che prima di andare lascia in dono ad ogni hammer una preziosa arma, che ognuno conserverà in attesa del prossimo raduno!
I passi conducono ora verso la stazione, sempre circondati dagli sguardi curiosi torinesi verso lo strano gruppo armato fino ai denti eheh
E' tempo di salutare Silver e Steve, ormai siamo rimasti in pochi.. Io, la mia amica Sara, Arthur, Alexandria e Vendicatore mentre il pennello si tinge di blu e qualche stella comincia a spuntare: è l'ora di cenare in allegria!
Purtroppo dopo aver finito il banchetto Vend non se la sente di continuare la serata, ci accompagna nuovamente in centro e anche lui prende la strada di casa...
E siamo in 4! Ma la voglia di fare baldoria è ancora grande! Una veloce puntatina in un bar del centro per decidere cosa fare, per poi dirigersi verso le rive del Po che tanto ricordano quelle magiche del Kruill.
Qui su un tavolino in una taverna allegra e carina si continua a far festa. Io e Alexandria cominciamo ad essere allegre e diventare molto chiacchierine, il mix Bloody Mary e Bayles comincia a fare effetto e cominciamo a ballare sedute, dato che il crudele Arthur non voleva portarci a ballare!
La bevanda continua a fare effetto e cominciamo a complottare.. in più uno strano brillio di follia omicida è nei nostri sguardi contro il povero Dulkar che, con Sara, ci guarda come se fossimo delle matte (beh forse forse un pochino lo siamo.. ghgh)
Delirando sempre di più la serata prosegue tra una risata e l'altra e non riusciamo a convincere lo stratega a ballare che per salvarsi ci corrompe... un salto in pasticceria!!
Io essendo Prima Strega Saggia.. quindi molto saggia (ahahah) mi consulto velocemente con Alex e accettiamo la proposta.
Nel tragitto i dettagli del complotto per distruggere il Dulkar continuano, ormai siamo esaltatissime mentre dietro Arthur e Sara ormai ci danno per perse...
Un'addentata al dolce e un'illuminazione per Arcano!! Attendiamo la risposta di Kry .. Sperem! Ma sappiamo che è dura!
Alle 1.30 arriviamo all'incrocio di piazza Castello e anche per noi è tempo di dividerci, la serata è stata magnifica, indimenticabile come tutta la giornata d'altronde.
Un abbraccio e un sicuro arrivederci al prossimo raduno.. la notte è ormai inoltrata e Mystryl stanotte è solo uno spicchio sottile, sembra farci l'occhiolino... vorrà chiederci di tornare presto?
Chissà....



Steve




Steve, Kikka, Skydreamer, Alexandria, Vendicatore




Di fronte: Vendicatore, Silver_Wind. Alexandria. Di schiena: Skydreamer, Kikka, Steve



GALATH
Era la quarta volta che si cambiava da capo!
Prima il corsetto di ordinanza delle Mokada.. no no stringe troppo! poi un completo da cerimonia.. ma no dai.. è solo una riunione informale, mica il compleanno di Nimira! quindi un corto gonnellino con giubbotto borchiato.. troppo marziale, mica stiamo andando a un torneo!
Alla fine la scelta di Nara cadde su un pratico completo da viaggio, pantalone e giubbino di tela blu, comodo da portare a cavallo e pratico da indossare anche in qualunque occasione.
Attendevamo l'arrivo di un folto numero di hammers, che sarebbero giunti da tutto l'impero.
Kikka, prima strega saggia del consiglio, principale artefice dell'evento, arrivò scortata da due ancelle che mai avevo visto prima su Arcano. Quando arrivammo nel salone delle carovane erano già in compagnia di Arthur, Vendicatore e Silver Wind; i dragoni stavano galantemente conversando impeccabili nelle loro uniformi adornate con le insegne dei Dulkar.
Le ancelle civettavano con discrezione, sorridevano ai dragoni giocando coi loro ventagli sotto lo sguardo tra il serio e il divertito della bellissima strega dagli occhi di mare.
Era bello trovarsi tra di noi e ognuno aveva mille cose da dire e da domandare a tutti gli altri; il tempo si era magicamente fermato, o forse era stato un incantesimo di Nurah, di cui pure percepivamo la presenza tra di noi col pensiero e con le sue arti magiche di infinita sapienza.
Fu così che ci accorgemmo dell'arrivo di Paido, anche lui in uniforme nera come me, neri i lunghi capelli raccolti dietro la nuca; insieme come non lo eravamo da tempo, ma come sempre legati da un profondo affetto e da una incrollabile stima reciproca: quante campagne, quante volte ci eravamo battuti spalla contro spalla proteggendoci a vicenda, sicuri e animati da fede incrollabile l'uno verso l'altro. Entrambi Lokot: più che fratelli.
Ci abbracciammo gagliardamente, e subito dopo, ci volgemmo tutti insieme verso una figura che si stagliava imponente pur fra le colonne di marmo dell'atrio delle carovane: Driz do Urden, il mitico comandante della Legione Uait dei Guerrieri Betris ci aveva raggiunto, come promesso, con un giovane cadetto, ed una piccola amazzone che non conoscevamo ancora e che ci affrettammo a inserire festosamente nel nostro gruppo. Ricorderò a lungo i loro candidi sorrisi, e sono certo che sapranno coprirsi di gloria come il loro genitore.
A questo punto, non restava che sellare i cavalli e spostarci verso la locanda dove eravamo attesi, e dove ci avrebbero raggiunto altri hammers.
Il tragitto fu breve, ma a noi lo sembrò ancora di più, io e Paido cavalcavamo affiancati, ricordando antiche gesta, e onorando gli amici che ci avevano lasciato. Dietro di noi Nara aveva per una volta abbandonato il suo modo di fare scontroso da rude amazzone e conversava ridendo di gusto insieme a Kikka e alle sue amiche.
Arrivati che fummo alla locanda, prendemmo posto in una sala al piano superiore, e sempre conversando in un clima disteso e sereno, aspettammo gli altri hammers che avevamo promesso la loro presenza.
Gli aromi della cucina erano invitanti e i camerieri iniziarono incessantemente a portare il cibo e le bevande.
Cosa c'è di meglio di un pranzo di festa in compagnia di tanti amici, valorosi combattenti, streghe e amazzoni affascinanti e artisti tanto gradevoli e istrionici...
Steve arrivò tra di noi e fu come se si fosse alzato un vento, un uragano di allegria tra gli hammers già in festa: non ci sono parole per descrivere la sua incontenibile simpatia e il suo estro dilagante di artista.
Di li a poco fece la sua comparsa Skydreamer, anche lei accompagnata da una ancella che nessuno aveva mai visto prima. Presero posto accanto a noi e Paido si mostrò galante come sempre verso l'amica di Sky, mentre la strega, seduta accanto a Nara, ci conquistò col suo fascino, la sua conversazione, e con lo sguardo incantevole dei suoi occhi azzurri, sottolineato da un paio di occhiali dalla montatura turchese.
Dei passi decisi richiamarono l'attenzione di tutti noi verso la nuova arrivata, Alexandria; la Gana dai lunghi capelli rossi fu accolta festosamente da tutti noi, ma soprattutto da Kikka che ricevette in omaggio dalla bellissima amazzone un avatar che la ritraeva, e che aveva composto ella stessa per portarlo in dono alla prima strega del consiglio, che sorrise grata con un lampo azzurro dei suoi occhi.
Ancora il tempo ci sorprese correndo troppo in fretta per la nostra volontà.
Nara ed io dovevamo ritornare: avevamo promesso la nostra presenza, avremmo dovuto fare da padrini alla consacrazione del figlio di una coppia di nostri amici; un rito e un onore a cui non avremmo mai rinunciato.
Così, mentre gli altri avrebbero diretto i cavalli verso il castello del Valentino, per proseguire il raduno nel verde di uno dei parchi più belli che si possano immaginare, io Nara e Paido girammo le nostre cavalcature in direzione di Amanuator che iniziava la sua parabola discendente; cavalcammo ancora un po' insieme in silenzio, poi ci salutammo promettendoci di rivederci ancora presto, forse l'indomani stesso per dirigerci verso Beltane a vedere i fuochi.
Ma ora era tempo di spronare i cavalli, e correre come il vento in direzione della nostra meta, a cui ci dirigemmo fieri, ma lasciando un battito dei nostri cuori in mezzo agli amici hammers che avrebbero continuato la festa.
A presto dunque.



Alex, Steve, Vendicatore, Driz. Di schiena: Sky, Silver, Kikka




Silver_Wind




Alexandria, Skydreamer



ARTHUR
E’ dura ragazzi… Eh si, è proprio dura ritornare alla normalità dopo un fine settimana come quello appena trascorso… Ogni raduno è strutturato in maniera identica alle altre, ma ogni volta lo attendo con ansia, non c’è notte precedente a questi nostri ritrovi in cui io riesca a chiudere occhio decentemente, e tutto questo perchè ogni volta c’è gente diversa, ogni volta è migliore della precedente, ogni volta succede qualcosa di speciale che ti fa pensare “Ma quand’è il prossimo raduno???”…
Dopo essere partito da Trieste il sabato mattina, essere arrivato a Torino nel primo pomeriggio e non essere riuscito a trattenermi dal perdermi in Corso Regina Margherita, a causa della mia ignoranza totale sul funzionamento della viabilità nei viali e controviali, mi sono goduto alcune ore di full immersion nell’atmosfera torinese, gustandomi una città sviluppata per accogliere la corte reale.
Domenica mattina, dopo aver passato un’altra oretta a gironzolare per Torino, assaporando la città nel momento in cui si risvegliava dai bagordi di sabato notte, sono arrivato in stazione in leggero anticipo, il giusto necessario per bere un caffè e vedere Kikka, la sua amica e Silver sfrecciarmi davanti.
Dopo le dovute presentazioni, ci siamo fermati in attesa degli altri, che non hanno tardato ad arrivare. In pochi minuti ci hanno infatti raggiunto Galath e Nara, poi Driz accompagnato dai due figlioletti ed infine Paido. Tempo di presentarci, scambiare quattro chiacchiere e farci due risate che lo stomaco già iniziava a farsi prepotentemente avanti; divisi su due macchine ci siamo mossi verso la pizzeria.
In pizzeria ci hanno raggiunto, nell’ordine, Vendicatore, Steve, Skydreamer più una sua amica e, per ultima, Alexandria.
Vend è entrato in scena con passo felpato, tanto che l’unico che ad essersi accorto di lui inizialmente, sono stato io, per il semplice fatto che mi trovavo in fronte all’entrata della sala.
Se Vend è arrivato in sordina, Steve da bravo artista non ha rinunciato ad una sua entrata ad effetto, mentre la riccioluta strega e la sua amica sono state accolte da un allegro coro di saluti.
Con passo e piglio deciso da brava Amazzone, la Comandante Gana si è accomodata tra di noi, ultima solamente in ordine di arrivo.
Dopo essere usciti dalla pizzeria, Galath, Nara e Paido sono stati costretti a scappare per impegni improrogabili, mentre i superstiti si sono diretti verso il parco del Valentino, dove, tra mazzate, focaccia genovese, fotografie, baby sitting ai bimbi di Driz e telefonate a Kristal, il pomeriggio è volato in allegria.
Avvicinandosi l’ora di cena, Skydreamer e la sua amica ci hanno abbandonato per prendere il treno e Driz, impavido, si è offerto di accompagnarle in stazione. Salutati così i cinque, ci siamo diretti verso il centro dove, tentando di decidere dove andare a cena, Steve ci ha abbandonato e, rimasti in sei, abbiamo accompagnato Silver in stazione.
Un altro hammer ritornava alle natie zone mentre noi, finalmente decisi sulla nostra meta, ci siamo diretti verso un locale consigliatoci da Vendicatore, che però, vista l’ora un pochetto inusuale, era ancora chiuso. Ceniamo quindi in una trattoria nelle vicinanze e, sazi e satolli, approfittiamo della gentilezza di Vendicatore, il quale prima di ritirarsi nella propria magione, ci offre uno strappo in macchina fino a Porta Nuova.
Da qui, dopo averlo affettuosamente salutato, i superstiti (Alex, Kikka, Sara ed io) se ne sono andati a passeggio per via Po, facendo tappa in un localino, per bere un bicchiere e nel mentre decidere dove andare a chiudere la serata.
Chiudere per modo di dire, siccome ai Murazzi, dove abbiamo gustato ancora un drink in un locale spagnoleggiante, sono riuscito per un pelo ad evitare di essere coinvolto in una grandissima follia… Cambiare locale per andare a ballare! Eheh ma che Stratega sarei se non sapessi districarmi in situazioni così pericolose? ^_^
La faccenda si faceva seria ed approfittando dell’allegria, se così possiamo dire (ghghgh) di Alex e Kikka, le ho corrotte proponendo una capatina in pasticceria, dove avrei offerto loro tutto quello che desideravano. Ho mentalmente incrociato le dita mentre le due decidevano, ma alla fine hanno optato per accettare la mia proposta. E’ proprio vero che la fortuna aiuta gli audaci!! ^__^
Ripercorrendo via Po per arrivare alla pasticceria (ancora aperta a mezzanotte, fantastico!!), ho ben sorriso quando Alex e Kikka, ancora “allegre” non si sono accorte della vetrina imbandita con ogni ben di Dea ed hanno tirato dritto!!
Tra le risate mie e di Sara, abbiamo continuato fino a che le due hammers non si sono rese conto che qualcosa non quadrava e, sotto gli sguardi straniti dei torinesi che ci vedevano girare per la loro città armati con due spade ed un’ascia (Kikka l’aveva mimetizzata nella borsetta, la mia spada era stata trasformata in bastone da passeggio ed Alex la sfoggiava senza porsi troppi problemi, appoggiata di piatto alla spalla), siamo ritornati indietro fino alla pasticceria; qui ho mantenuto la mia parola e, con paste e pasticcini tra le mani, ci siamo diretti verso Piazza Castello, dove abbiamo ufficialmente chiuso il raduno d’Arcano a Torino.
Ora, seduto alla scrivania a buttare giù queste poche righe, rimpiango i momenti in cui, da sopra un ramo dell’albero sotto al quale c’eravamo rifugiati, cercando di sfuggire agli agguati di Alex e facendo da altalena per i bimbi di Driz (i quali, al di là di quanto ne dicevo domenica, non mi hanno affatto stressato ma mi hanno fatto divertire da matti, forse perché, dentro di me, sono più bambino io di quelle due furie scatenate ghghghghgh), mi godevo la compagnia degli Hammers, quella strana magia che si crea ogni volta, quella sensazione di pace e felicità che poi ti farà malinconicamente pensare a quanto è stato bello il raduno di Torino…



Steve, Silver_Wind




Kikka, Driz




Arthur e Vendicatore



VENDICATORE
Questa volta non avevo scuse, la famosa espressione "Se Maometto non va in montagna, allora la montagna va da Maometto" sembrava coniata per quella giornata: il raduno di Arcano era venuto a Torino.
Non potevo mancare, così, appena uscito dall'attività col Reparto, mi involo verso Torino.
Zompando tra un tram e l'altro, giungo alla pizzeria. Raggiungo la tavolata arcanese, senza farlo apposta mi siedo vicino ad Arthur e a Silver Wind, un segno del destino.
Finalmente ho l'opportunità di conoscere Driz, Paido (a cui devo una rivincita ormai storica), Galath & Nara.
Durante il pranzo (poco dopo il brindisi che i dragoni si sono dedicati per il racconto finito!) ecco arrivare Steve, Skydreamer con amica e Alexandria.
Ci spostiamo tutti al borgo medievale, dopo aver salutato Galath, Nara e anche Paido. Durante il tragitto Silver Wind espone tutti (o quasi) i segreti del borgo al gruppo.
I prati adiacenti sono quasi tutti occupati, ne rimane uno... Arriviamo lì, già imbardati e armati fino ai denti.
Driz (per l'occasione accompagnato da un piccolo cadetto Uait e una piccola amazzone) è il gran maestro di spada, impartisce lezioni mentre sorgono brevi ed improvvisati duelli.
Mi cimento anche io, dimenticandomi che ci sono delle birre da bere (ma come ho fatto...) che prontamente vengono stappate da Silver, Steve e Arthur e prontamente rovesciate da una pallonata della piccola amazzone, con gran disperazione dei tre hammers. Combatto un po' con tutti ma con esiti sconfortanti, in particolare Arthur mi smonta la mascella con un colpo di spada, Alexandria invece avrebbe potuto affettarmi le gambe in dieci occasioni, se la spada fosse stata di ferro. Insomma un disastro.
Continuano le lezioni di Driz, Kikka sembra aver acquisito padronanza dell'ascia (firmata "Berserk"), Steve si esibisce in evoluzioni col pallone tra i piedi.
Il sole riesce a fare capolino fra le nuvole in qualche sporadica occasione, maledico il momento in cui ho deciso di indossare una maglietta nera.
Finiti i duelli, ci appostiamo all'ombra di due grandi alberi. Driz sfodera la chitarra, e inizia a suonare qualcosina, tra un Arthur inseguito dai drizzini, tra un po' di ottimo ippocrasso, di focaccia, e ovviamente un po' di sano vociare, passa il tempo. Mi fossi ricordato il canzoniere...
Eh sì, Skydreamer è la prima a dover guardare l'orologio e la fatidica ora di partire giunge nel tardo pomeriggio.
Ci allontaniamo tutti dal borgo medievale, Driz carica drizzini, chitarra, scudi in macchina e lascia a tutti noi delle spade che noi ovviamente porteremo al prossimo raduno. Sky e l'amica rischiano di perdere il treno così il guerriero dà loro una mano per giungere in stazione al più presto, accompagnandole di persona.
Anche Silver Wind comincia a guardare l'orologio, ma c'è ancora tempo e ce la prendiamo comoda per arrivare alla stazione.
Intanto si organizza il programma per la serata.
Arrivati in stazione, accompagniamo il dragone ai treni. Scorrono al nostro fianco tutti i treni in partenza... Li conosce tutti! Di ogni treno, Silver sa vita morte e miracoli, e dice tutto così in fretta che ci capisco ben poco.
Partito anche il mio vice, siamo rimasti in sei. Steve decide però di tornare all'ostello, il numero si riduce ancora. Il programma prevedrebbe questo: cenetta, capatina in due locali della Torino-sud.
Ci fermiamo in una piccola pizzeria. Non finisco la mia pizza: bruttissimo segno. Una cosa è evidente: ho le batterie scariche oppure sto male. Morale: devo rinunciare alla fine della serata.
Mi rimprovero e mi pento amaramente di aver dormito solo quattro ore la notte prima... accompagno gli altri fino in centro.
Il mio raduno finisce qui, poco onorevolmente.
Il mattino dopo... gran raffreddore e un bel ricordo del tutto.



Kikka, Skydreamer, Alex e Vendicatore




Vendicatore




Steve



SKYDREAMER
Raduno... raduno... raduno... raduno... raduno... avete presente una sveglia insistente? bene: avete una vaga idea di cosa significasse per me la vocina che sentivo da circa una settimana! e come le sveglie più rompi.. il volume andava crescendo col passare delle ore e l’avvicinarsi della fatale ora X!! Ma al contrario delle sveglie, che generano un universale senso di disturbo e odio (profondo e ineluttabile, tale da spingervi a scaraventare la suddetta sveglia verso il più vicino muro!!), questa vocina era la cosa più piacevole ed eccitante che avessi mai udito!! Significava che dopo tanta lunga attesa, speranze, illusioni e relative disillusioni per contrattempi della natura più varia e amarezza per la distanza dagli abituali ritrovi degli Hammers... ce la stavo per fare: era scoccata anche per me l’ora del raduno!!
Fin da quando Kikka aveva annunciato in ml l’idea del raduno a Torino, le mie rotelline cerebrali si erano azionate per trovare il modo di coprire i mille e più chilometri che separano Bari dal capoluogo piemontese. E poi l’illuminazione: se mi fossi organizzata per fare una piccola vacanza a Firenze tra una sessione d’esami e l’altra, avrei ridotto drasticamente la distanza e... raduno!!!!!!!!!!
Questa la premessa, ma tornando alla mattina del 30 aprile... Con la mia cara vocina in azione, la sveglia è solo una pura formalità (forse più utile alla mia amica, Antonella, che non aveva la vocina, non sapeva neanche bene cosa fosse questo benedetto raduno di cui le parlavo da cinque giorni, ma che ugualmente doveva alzarsi alle 6 del mattino per accompagnarmi a Torino!)
Treno delle 7:51 da Firenze Santa Maria Novella, cinque ore di viaggio più mezz’ora di ritardo... quisquilie! L’unica cosa che mi interessava era riuscire a trovare il ristorante dove sapevo che buona parte degli Hammers erano già convenuti!! Dalla stazione Porta Nuova di Torino al tram numero 9 (preso al volo) al numero 63 di via Madama Cristina è stato un attimo... poi una volta varcata la porta... il dubbio: ed ora come faccio ad individuare chi sono????? Con l’atteggiamento prudente di un’infiltrata mi rivolgo al cameriere che ci invita ad accomodarci e dico: “Noi, veramente siamo con...- panico- ehm....il gruppo!” e cerco di assumere un atteggiamento sicuro, come dire: è ovvio no? Per fortuna colgo un lampo di comprensione e con sollievo seguo le indicazioni per salire al piano di sopra. Arrivata nella sala superiore però torna la prudenza ed il dubbio: ad una tavolata vedo un gruppo di persone, ma... ad occhio conto una decina di persone... non dovevamo essere più di venti?? Mi guardo intorno per controllare che non ci siano altri tavoli occupati: nessuno, siamo solo noi ed il gruppo misterioso... Qualcuno già comincia a girarsi verso me ed Antonella: non posso più aspettare, mi faccio avanti mentre esordisco con un non troppo convinto: “Salve!”
Un coro di saluti fa eco al mio laconico esordio, poi una voce ancora anonima pone la fatidica domanda: “E tu chi sei?”... ormai non posso far altro che lanciare il sasso, senza neanche poter poi nascondere la mano e compio l’atto più eroico della giornata: “Sono Sky...Skydreamer...” nella consapevolezza che se il Gruppo non è composto dai tanto cercati Hammers rischio seriamente di essere ricoverata d’urgenza in qualche bella clinica dotata dei letti con cinghie più comodi di Torino!! E invece...
”Ah...Sky...prego accomodati!”
“Ciao Sky”
“Skydreamer, finalmente!”
“Ti aspettavamo” fioccano qua e la e... uff! che sollievo!! mai accoglienza fu più gradita!!
Ma non ho il tempo di sospirare che due ridenti occhi azzurri mi guardano intensamente: è lei!! è proprio la mia adorata sorellina Kikka!! solo un abbraccio può suggellare degnamente questo incontro tanto a lungo sospirato!
Ed ora che le streghette sono riunite... niente più potrà farmi tremare! I momenti successivi sono i più confusi della giornata: tutte le pratiche di presentazioni vengono svolte così in fretta che alla fine... non sono assolutamente in grado di collegare con esattezza nomi, cariche e volti...le due amiche SdU di Kikka, Galath, Nara, Driz con i suoi due rampolli, Paido, Silver, Vendicatore, Arthur... comandanti, vice, strateghi, amazzoni, guerrieri, esploratori... ma confido nel resto del pomeriggio per schiarirmi un po’ le idee!! Chi certo non ho problemi subito a ricordare è Steve, il grande artista! con cui subito mostro il meglio della mia abilità nel... entrare nel pallone! infatti ogni suo tentativo di farmi indovinare il suo nome cade nel vuoto della mia mente svuotata dalle troppe emozioni: a nulla valgono gli accenni ai funghetti, alla S iniziale e ai bordi di pizza che mi aveva promesso in forum a causa del ritardo con cui io e la mia amica saremmo arrivate!!
Ooops... la mia amica!!!!! per fortuna ho un lampo di lucidità e mi affretto a presentarla a tutti!
Finalmente prendo posto accanto a Nara, di fronte al Comandante Paido (quale onore per una piccola strega!). Ed a questo punto comincia davvero il raduno per me e tutte le paure che mi avevano accompagnato nell’idea di affrontare questo momento scompaiono come neve al sole: nessun imbarazzo nella conversazione, nessuna barriera per amicizie già consolidate dal tempo e da passati raduni... solo una chiassosa e felice compagnia di amici, pieni di scoppiettante entusiasmo per essere lì tutti insieme!! Così, tra una chiacchiera sui cani di Galath e Nara ed una sulla chimica (compagna di studi mia e della simpatica amazzone) il tempo scorre, Alexandria riesce a sua volta a raggiungerci, venendo a completare la tavolata accanto a me ed io e Antonella assaggiamo una specialità torinese di cui mai avevamo sentito nominare: la farinata di ceci! assaggio un po’ forzato, dato che ci comunicano che le cucine sono oramai chiuse essendo l’una e mezza e che non c’è altro se vogliamo saziare in qualche modo il nostro stomaco in protesta! ma devo dire che l’ho trovata una pietanza molto gustosa!!
Alle due siamo gentilmente invitati... ad andarcene giacché è ormai giunta l’ora di chiusura e nel ristorante non siamo rimasti che noi!! Che stranezza per noi meridionali abituate a ben altri orari! ma si sa: paese che vai usanza che trovi!!
Così ci si ritrova fuori a dover già compiere i primi saluti... e già, perché Galath e Nara sono attesi ad un battesimo e Paido approfitta del loro passaggio per tornare a casa... povero comandante! chissà quanta fatica costa il suo incarico per doverci abbandonare così presto!!! Il tempo di una foto... anzi due... tre... quattro... ma quante sono?? e non dimentichiamoci che la cerimonia della foto di gruppo avviene quasi in mezzo ad una strada!!!
Ad ogni modo riusciamo tutti ad uscirne indenni (fiuu) e ci avviamo (chi a piedi e chi in macchina) verso il parco del Valentino che farà da verde cornice alle nostre avventure “radunensi” (piccola licenza poetica!)…
Anche per strada le chiacchiere non si fermano: troppa è la voglia di conoscersi e confrontarsi, così non ci accorgiamo neanche di essere arrivati, abilmente guidati dal comandante dei Dragoni Dulkar Vendicatore che fa da padrone di casa, nel punto di ritrovo stabilito con chi ha dovuto spostare la macchina… ancora chiacchiere, passa il tempo… ma gli altri che fine hanno fatto?? C’era solo un isolato da percorrere… poi, complice i cellulari (gran bella invenzione!) siamo di nuovo tutti riuniti nel parcheggio di fronte al parco e qui c’è una sorpresa: Driz, Comandante della Legione Uait dei Guerrieri di Betris, ha preparato per tutti i partecipanti delle magnifiche spade di legno!!! Ben carichi di cibarie, bevande, spade e quant’altro ci muoviamo tra gli sguardi curiosi e un po’ diffidenti dei Torinesi attirati sui prati dalla bella giornata di festa!
All’improvviso tra gli alberi sorge davanti a noi… un castello! Con tanto di ponte levatoio!
“Questo castello è una ricostruzione basata sulle architetture di vari castelli piemontesi…” la voce guida che si leva è quella del Vicecomandante dei Dulkar, Silver_Wind, che ci illustra le bellezze del castelletto mentre ne attraversiamo il cortile interno.
Finalmente troviamo dimora nei pressi di un imponente albero che ci offre la sua ombra (anche se di ombra a dire il vero non c’è un gran bisogno: nuvole dispettose, infatti, fanno giocare a nascondino il tiepido sole primaverile!) e, sistemati alla meno peggio armi e bagagli (è proprio il caso di dirlo), i più intrepidi cominciano subito a sperimentare l’emozione di un duello!
Driz vs Kikka armata di una temibile ascia a ricordare la sua stretta parentela con il Vikario, Silver che interviene distraendo la streghetta e ne subisce la terribile vendetta, lo stesso Dragone vs Steve l’Artista che per un pomeriggio abbandona la penna per la spada… sono scontri epici destinati a passare alla storia!!
Quando gli animi si tranquillizzano un po’ c’è modo anche per i meno arditi di fare un po’ di pratica sotto l’esperta guida di Driz, mentre i suoi due rampolli offrono sfide emozionanti a chi ancora ha fiato per combattere!
Ma, poiché non di sole spade vive l’Hammer, le pause sono colmate con abbondanti dosi di birra e focaccia genovese gentilmente offerta da Driz, che si occupa anche della parentesi artistico-culturale armato della sua chitarra.
C’è anche uno spettacolo funambolico di Arthur, stratega dei Dulkar, che in equilibrio precario su uno dei rami del grande albero rallegra il tempo dei figli di Driz e di noi tutti bambinoni di tutte le età…
Le ore scorrono in fretta, davvero troppo in fretta… e non lasciano scampo! Per quanto abbia una gran voglia di ignorare l’orologio, questi mi ricorda che è tempo per me e per Antonella di lasciare il gruppo per andare a prendere il treno che ci riporterà a Firenze… I saluti sono lenti, sofferti… nessuno ha voglia di spezzare la magia che si è creata, ma per molti è giunto il momento di muoversi dall’idilliaco parco (bello, bellissimo… il suo ricordo rimarrà sempre impresso nella mia memoria come quello di tutti gli Hammers conosciuti in quel magico pomeriggio) e così, ancora tutti insieme, con le spade che Driz ci ha donato sulla spalle andiamo verso le macchine, suscitano ancora sguardi perplessi in chi ci vede e ignora come noi realmente ci sentiamo parte di una piccola parentesi medievale nella moderna città di Torino.
Parcheggio: ultimissimi saluti e… sguardo sull’orologio tiranno… argh! È tardissimissimo!!!! Con la testa ancora un po’ voltata indietro la mia amica ed io corriamo verso il tram appena arrivato alla fermata… fiatone immenso, ma siamo su! Però… il tram non parte, anzi, l’autista scende! Oh bella… chiediamo spiegazioni e il conducente ci spiega seraficamente che quello è il capolinea, e che il tram (sempre il famoso 9) non partirà prima di dieci minuti! Tragedia!!! Già con il tram saremmo arrivate appena appena in tempo per prendere il treno…. ma ora….
Corriamo nuovamente indietro dove gli altri sono ancora riuniti ed hanno assistito alle nostre manovre un po’ perplessi, con il poco fiato che ci resta dopo la corsa spieghiamo il problema e Driz, gentilissimo, si offre di accompagnarci in stazione. Ancora saluti, baci e abbracci, mentre la mia mente pensa insistentemente al treno ed ai minuti che scorrono…. finalmente in macchina e via!
In stazione ci aspetta un’altra corsa trafelata… ma assolutamente inutile! Il treno è partito senza di noi… con una calma innaturale che sa di rassegnazione chiamo Driz per informarlo sulla nostra situazione, come pattuito, e lui mi dice di raggiungerlo alla macchina così da decidere il da farsi.
Il treno successivo per Firenze è in serata avanzata, e significherebbe fare il cambio a Pisa in piena notte ed arrivare all’alba a Firenze con la poco simpatica prospettiva di dover restare sotto casa dell’amica che ci ospita fino al suo risveglio…
Cercare di raggiungere il treno a Milano? Sarebbe anche fattibile, ma Driz conosce poco Milano e teme che possiamo perderlo anche lì!
Alla fine, dopo varie elucubrazioni, l’eroico comandante dice: “Dai salite, vi accompagno io giù.” Giù….giù dove? A Firenze??? “Scusa – tento di protestare – ma tu non sei di Genova? Non si può dire che Firenze sia proprio di strada…” “Fa niente, farò una passeggiata!”
E mentre accetto, con il cuore che tira un sospiro di sollievo per quel che significa fare un viaggio così lungo in macchina ed in ottima compagnia, mi sento anche molto, ma molto in colpa per aver messo una persona generosa come Driz nelle condizioni di offrirci quel passaggio un po’ inusuale.
Senso di colpa o no, il viaggio di ritorno per Firenze è il più bello che io abbia mai fatto! Poter conoscere meglio Driz/Ernesto è stato davvero un grande dono di quella giornata!!
Tra chiacchiere, momenti di silenzio e canzoni il tempo velocemente e infine Firenze si staglia davanti a noi. Quando Driz ci lascia praticamente sulla soglia di casa un groppo enorme mi serra la gola e l’ultimo “A presto” della giornata è poco più che un sussurro.
La giornata si conclude all’una e mezza di notte, quando dopo aver ricevuto da Driz il segnale che anche il suo viaggio di ritorno (molto più lungo del previsto a causa mia!) è terminato senza problemi, posso finalmente addormentarmi per continuare a sognare ad occhi chiusi il magnifico sogno di un raduno davvero speciale!



Skydreamer e Vendicatore




Kikka



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