La Terra dell'Arcano - L'onore di Arcano - nuovo GdR
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Galath

149 Posts

Posted - 03 Oct 2007 :  14:43:18  Show Profile  Reply with Quote
Nessuno avrebbe mai saputo dire per quanto avessero in realtà camminato.
riposavano quando erano stremati e in quei momenti l'esploratore a volte si chiedeva se era giusto imporre quei disagi ad una ragazza bella e delicata come la novizia.
A volte la osservava ma nonostante le fatiche e le difficoltà di quella marcia forzata, al la del tempo e dei luoghi, mai si avvide di un suo gesto di insofferenza, o di stizza.
Semplicemente lo seguiva, come avrebbe fatto e continauto a fare fino all'ultimo dei loro giorni; sentiva il suo cuore gonfiarsi di amore per quella creatura dolcissima, che certamente sentiva il rimorso per aver in qualche modo causato sofferenza alle sue consorelle, tuttavia lo seguiva in silenzio, innamorata.
Faustino, preso dal senso di responsabilità con cui assolveva puntualmente i suoi compiti, aveva continuato a viaggiare risoluto verso una meta nota a lui solo, instancabile; e quando si fermava, sembrava quasi voler scherzare con l'esploratore che lo dissellava, lo rifocillava e gli massaggiava i garretti con della paglia asciutta.
La palude si palesò all'improvviso ai loro occhi.
A questo punto il sentiero da seguire percorreva itinerari seminascosti fra le piante acquatiche, con il pericolo costante di essere inghittiti dalle sabbie mobili.
Radici di mangrovie affioravano dalla superficie dell'acqua, e i loro calzari erano ormai inzuppati di melma.
Ma continuarono risoluti e in silenzio a percorrere la strada della loro purificazione.
"C'è sempre un motivo..." pensava Galath intento a seguire la coda del mulo che lo precedeva, mentre aiutava la sua donna a sorreggersi in quel tratto difficoltoso.
La prima Hybrian si palesò dopo due ore di cammino, e dopo i saluti di rito, si offerse di accompagnarli dalla sciamana Ahgi_lard.
due ciocche di capelli grigi spuntavano da sotto il copricapo adornato di piume; li accolsero due occhi gialli affossati in un viso radicato di rughe come una miriade di sentieri appena tracciati su un viso che un tempo aveva conosciuto una bellezza senza pari.
Li accolse in silenzio, senza manifestare i suoi sentimenti, e li fece sedere con lei attorno a un fuoco, in cui crepitavano legnetti odorosi che la donna lanciava tra le fiamme pescando quasi a caso da un sacchetto di cuoio posto davanti alle sue gambe ripiegate sotto di se.
Zittì con un gesto l'esploratore e dopo che anche Scarlet ebbe raccolto la sua tunica per sedersi con un movimento aggraziato, iniziò a meditare...
Dopo un tempo imprecisato, parlò con voce stranamente modulata, in stato di trance:
"Nessuno leghi cio che è stato sciolto... il giuramento del fuoco vincola il calore di stagioni morte... la vita risorge dalla fiamma... il volo del falco non ha colore di pietra..."
Galath e Scarlet si scambiarono un'occhiata perplessa: "non avremo percorso tutta quella strada per ascoltare delle frasi sconnesse, senza significato apparente..." pensarono nello stesso istante, mentre il dubbio si faceva strada nelle loro menti.
Poi la Sciamana parlò con voce normale:
"nessuno potrà svelarvi l'identità della Sacerdotessa Occulta, essa possiede in custodia i riti più segreti della nostra stessa storia, e nessuno sa neppure se sia una Hammers o una Hybrian... certo essa è una donna, la cui sacralità va oltre i misteri stessi del tempo e dello spazio.
Il suo tempio, scavato nella roccia, si trova nei pressi di un luogo che ha conosciuto la devastazione della fiamma, dovrebbe esserti chiaro come la luce di Amanuator, Comandante." disse guardando l'esploratore.
"no guarda che.."
"taci. una buona volta... sei comandante dacchè Paido ha deciso di ritirarsi fra i veterani... dovresti dargli ascolto più sovente." aggiunse con un sorriso degli occhi ambrati.
Quindi abbasso il capo e tornò ad immergersi nelle sue profonde meditazioni.
Il colloquio era finito

Galath
Comandante Esploratori di Lokot




secondo Enigma di Scarlet
Fiamma


vi è una località arsa dalle fiamme in una era passata, il cui incendio fu domato con il deflusso delle acque di un lago ora prosciugato...

Edited by - Galath on 03 Oct 2007 14:53:40
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Molten

612 Posts

Posted - 03 Oct 2007 :  15:23:53  Show Profile  Reply with Quote
Lunghi giorni di cammino erano passati, da quando Molten aveva deciso di raggiungere Nosambra.
Prima di partire aveva comprato dai mercanti due sacchi sale: era noto che le Hybrian avessero bisogno di quell'elemento per vivere e l'Etek sapeva che presentarsi al loro cospetto senza equivaleva alla certezza del rifiuto di accorglerlo.
Non era mai stato a Nosambra prima e quindi la sua ricerca fu lunga: i primi due giorni aveva vagato quasi senza una meta, pensando più volte di aver quasi raggiunto la palude; sconfortato aveva anche pensato di raggiungere Madras Asiram per farsi dare l'indicazione precisa. Poi però, ritrovandosi completamente dalla parte opposto della sua kioskas, aveva scelto di continuare la ricerca con le indicazioni che aveva.
Mikasa lo assecondava come meglio poteva, senza fargli capire la sua stanchezza, spronandolo a volte quanto lo vedeva giù di morale.
Alla sera del terzo giorno Molten s'inoltrò finalmente in una zona più umida della foresta. Forse per la stanchezza, forse per l'oscurità non se ne accorse immediatamente. Gli fu chiaro quando l'acqua incominciò a bagnargli i piedi. Accese una piccola torcia per illuminare la via e camminò fino a quando gli si presentò davanti un'hybrian. "Aikydo a te nobile hybrian, sono Molten il Vice Comandante dei Guerieri Etek. Sono giunto fino a voi in cerca di due miei amici, il Comandante Galath e Scarlet sua compagna. Mi è giunta voce che potrebbero essere presso di Voi. Portami dalla tua Comandante ora".
Per tutta risposta la guardiana sguanò la spada, puntandola dritta al viso dell'Etek: "Vice Comandante, sei certamente nostro ospite, ma se gradito o meno, no sta a me deciderlo. Ora riprendi il cammino al mio fianco e non provare a fare scherzi. Quando saremo all'accampamento la mia Comandate deciderà cosa fare con te". Pratico dell'arte diplomatica Molten fece quanto ordinatogli incamminandosi a fianco dell'Hybrian, sperand di poter trovare presto i suoi amici.

Molten Vice Comandante Guerrieri Etek
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Mabel

109 Posts

Posted - 03 Oct 2007 :  20:02:23  Show Profile  Reply with Quote
Prigioniero, in balia di una pazza, picchiato e torturato, esausto ed in compagnia di Dalianera, Sir Archibald pensava alla sua corta vita legata ormai ad un filo sottilissimo. " Ah, Dalianera, la nostra avventura è ormai finita, Mary-Uruk ci ammazzerà come cani e non abbiamo fatto in tempo a viverla a sufficienza, Arcano diventerà la nostra tomba invece che il nostro rifugio ".
Il morale del Dragone era a pezzi e si vedeva prossimo alla morte, guardava la strega con aria disperata. Inferocita per il comportamento poco valoroso del Dragone aveva deciso di dire la sua.“ Che razza di uomo sei, che cosa direbbe il tuo comandante se ti vedesse frignare come una femminuccia! Anche i momenti peggiori si affrontano con dignità! Smettila di lamentarti e cerchiamo una soluzione preferibilmente e se dovessimo fallire, piuttosto che morire per mano di quella pazza, io so cosa dovremmo fare”
Dal corpetto del suo abito la strega aveva tirato fuori due piccolissime capsule di vetro contenenti un liquido dallo strano colore, lo aveva fatto scorgere al Dulkar che era rimasto immobile ad osservarle.
“ E’ veleno ?”- aveva chiesto Archibald quasi terrorizzato- “ E’ questa la tua soluzione!” Il suo sguardo era sgomento e preoccupato, si chiedeva cosa avesse in mente Dalianera. “Vuoi morire tra le peggiori torture? Vuoi dare la soddisfazione a quel gruppo di esaltate di essere riuscite nel loro intento repressivo? Ma non capisci che se ci uccidono la nostra morte diventerà il simbolo della loro prima vittoria! Non possiamo permettergli questo! Piuttosto mi toglierò la vita da sola e almeno la mia morte sarà il simbolo della resistenza a Mary Uruk, lei non ne uscirà in maniera pulita!”
Guardando Sir Archibald con sguardo severo gli aveva porto una delle due piccole capsule.
“Non è veleno, razza di frignone! E’un potentissimo sonnifero che fa apparire come morti, rallenta il battito cardiaco, il respiro e lascia in questo stato di morte apparente perdue giorni.
Ci crederanno morti e butteranno i nostri corpi lontano da qui! E´ la nostra unica speranza, al nostro risveglio appena sarà possibile fuggiremo verso Nosambra!"

Adesso la strega guardava il guerriero con tenerezza, infondo capiva il suo stato d´animo ma non accettava di vederlo arrendersi in quel modo." Attenderemo ancora un po´ prima di ricorrere a questa soluzione, forse qualcuno potrebbe tentare di salvarci, ma se nessuno arriverà allora berremo il potente liquido."
Per un attimo il suo pensiero era andato a Vaughan, lontano in missione e all´oscuro di tutto quello che stava accadendo, rischiava di non rivederlo più.
Un particolare aveva taciuto al povero Sir Archibald, il liquido che avrebbero bevuto era sì un potente sonnifero e in quanto tale non garantiva certamente il risveglio.
C´era un margine di pericolo molto grande, ogni organismo aveva reazioni diverse e non è detto che si sarebbero risvegliati. Ma tutto questo non lo poteva sicuramente dire al povero Dulkar già abbastanza preoccupato.
Ora non restava che attendere il passare delle ore.
Mabel si avviò verso i due prigionieri. Si accorse che parlavano tra loro doveva cercare di avvertirli delle sue intenzioni senza insospettire le amazzoni di guardia, oppure liberarsi di loro. aveva preso dalla bisaccia una bottiglia di limoncello, il liquore preferito dalla Suprema e lo aveva corretto con una polverina che la stessa strega le aveva fornito per conciliare il sonno quando tardava ad arrivare. Confidava nell'avidità di quelle amazzoni frustrate per comprare la loro assenza.
"Tu!" disse ad una delle amazzoni "lasciami in consegna i prigionieri è un ordine della Santa." "Io non ho ricevuto ordini oltre a quelli di tenerli d'occhio quindi non posso esaudire la tua richiesta"
"Non ho tempo da perdere, amazzone. Devo interrogare i prigionieri e puoi scegliere insieme alle tue compagne se andare da Mary-Uruk e disturbare la sua collera per chiedergli conferma o bere alla salute del mio ingrato compito da questa bottiglia che ho portatao apposta per voi." rispose Mabel porgendogli il liquore.
Un guizzo passò negli occhi dell'amazzone e dopo essersi umettata le labbra con lingua deglutì a vuoto. "bene" pensò Mabel sorridendo mentalmente "il desiderio è sempre un forte incentivo".
"Avanti! prendi questa bottiglia e vai a festeggiare con le tue compagne, qui ci penso io e mia sarà la responsabilità se qualcosa dovesse andare storto"
L'amazzone allungò la mano titubante, ma una volta afferrata la fiaschetta la sua presa divenne salda. "saremo nel boschetto se avrai bisogno di noi" disse prima di allontanarsi.
Mabel non perse tempo si avvicinò a Sir Archibald e lo colpì allo stomaco con un calcio mentre gli diceva "scusa pivello ma devo farlo" le amazzoni di Mary-Uruk si voltarono ai gemiti del dragone e sorrisero mentre si allontanavano.
"Sporco traditore!" urlava Mabel mentre continuava a colpire il dragone in punti meno vitali e usando sempre meno violenza "mi hai fatto passare per la stupida del paese. una che non è in grado di tenere a bada un mollusco come te! adesso mi dirai tutto quello che sai o come ti avevo promesso quello che ti farà la Santa sembrerà una vacanza!"
Sir Archibald vide avvicinarsi Mabel con passo risoluto , ma non aveva un'aria amichevole e, per la verità, il dragone non si aspettava certo baci ed abbracci dall'amazzone. Il pensiero del dragone divenne certezza quando Mabel gli sferrò il primo calcio nello stomaco; Sir Archibald si piegò in due dal dolore e cadde in ginocchio.
" Mabel, basta, che fai ? ", ma Mabel continuò a percuoterlo.
Sotto i colpi dell'amazzone, Sir Archibald pensava a ripararsi più che poteva; Dalianera osservava la scena e non diceva nulla, la disperazione a volte, però, fa pensare a tutte le possiblità di uscire da una situazione difficile. Nei brevi momenti che il Dragone di Dulkar non veniva percosso, notò che i colpi di Mabel si facevano più deboli, quasi non facevano più male..... cominciava a capire qualcosa !!!! Mabel stava fingendo di torturarlo, sì, non poteva essere che così. Alzò lo sguardo e guardò negli occhi l'amazzone Froll che , accorgendosi di incrociare lo sguardo di Sir Archibald, abbozzò per un millesimo di secondo, un sorriso .
"Mabel !" esclamò Sir Archibald
"Zitto, dragone, questa notte ve ne andrete. Ti ho allentato i nodi che vi stringono i polsi e le caviglie, non muovetevi di qui prima che sia notte. Una volta fuori dal campo, attraversate il Bosco delle Betulle , là troverete i vostri cavalli. "
Dalianera, che fino a quel momento era rimasta esterefatta dalla violenza di Mabel disse : " Che le Dee guidino i tuoi passi Mabel !"
"Mabel , aspetta ! " disse Sir Archibald
"Che vuoi ?"
"L'amuleto, devo recuperare l'amuleto !!! "
Mabel estrasse dalla tasca un avvolto di stoffa, tese il suo braccio e depositò il sacchetto dentro la camicia del dragone : " Eccolo, fanne buon uso, che il lavoro di Dalianera non vada sprecato."
Detto questo saluto con un cenno Dalianera ed assestò un altro calcio nello stomaco a Sir Archibald, proprio nel momento in cui ritornavano le guardie ubriache
"Ahhhhh !!!!! " Sir Archibald cadde a terra dolorante...

Mabel, Sir Archibald e Dalianera
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Galath

149 Posts

Posted - 04 Oct 2007 :  23:26:32  Show Profile  Reply with Quote
// il secondo enigma di Scarlet;
la soluzione è Krimenia... le cui FIAMME appunto furono spente dalle acque del lago Moire, che da quel momento, diventò prosciugata.
La prima ad inviare la soluzione esatta è stata Mabel.. brava, bravissima!! "

Galath
Comandante Esploratori di Lokot

Edited by - Galath on 06 Oct 2007 09:22:34
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Galath

149 Posts

Posted - 05 Oct 2007 :  22:48:43  Show Profile  Reply with Quote
// Postato per Scarlet
In una notte buia e tempestosa, non priva di rimorsi, dubbi e dilemmi Scarlet aveva sognato Paciria, una sacerdotessa che in realtà conosceva solo di vista, ma si fidava di lei , così le aveva esternato il suo cuore durante il segretissimo incontro onirico spiato per caso solo da Sir_Archibald. La sua dolcezza le aveva toccato il cuore e aveva preso una decisione estrema: tornare al tempio. Aveva implorato il perdono di Elenie, lo aveva ottenuto, aveva lasciato il suo uomo dormiente con poche vaghe righe scritte in fretta, con la mano tremante e le lacrime agli occhi. Amava Galath più di ogni altra cosa, ma i sensi di colpa l’ossessionavano e poi forse, chissà, se tornava al tempio tutto si sarebbe sistemato, così aveva promesso Paciria. Alle dee aveva immolato la castità, non perché la norma sacerdotale lo imponesse, tutt’altro, ma per sua libera scelta. Galath aveva messo a dura prova le sue virtù, era entrato nella sua vita come un fuoco bruciante che aveva devastato ogni suo buon proposito. Sommersa dal turbine della passione aveva violato la sua promessa fatta in gran segreto al suo ingresso al tempio dei sogni e si era concessa a lui senza riserve, dandogli anima e corpo. Le amazzoni puritane ora la perseguitavano e tra lande scoscese fuggiva col suo amato. Per quanto tempo avrebbe potuto resistere? Era in attesa di un figlio, ormai ne era certa e temeva per la sua incolumità, di certo al tempio sarebbe stata al sicuro e le sue consorelle l’avrebbero protetta. Bastava recitare un rito di abiura, di pentimento e forse anche le amazzoni l’avrebbero risparmiata. Non era vigliaccheria, ma timore che le emozioni eccessive e la fatica del viaggio potessero ledere alla sua creatura. Una scelta dolorosa, ma dettata dall’amore materno. Sensi di colpa per avere mancato alla sua promessa di castità perpetua, timore che la fatica e gli stenti potessero nuocere al frutto della sua prima notte. Galath non era a conoscenza della gravidanza, no ne era ancora certa, ma si fidava delle sue sensazioni. Si allontanò nel cuore della notte col cuore a pezzi, ma il desiderio per l’uomo amato le tolse di nuovo il lume della ragione.
Era l’alba quando era tornata da lui pentita ed innamorata, augurandosi che lui dormiva e non aveva ancora letto la sua missiva. Troppo tardi: lo trovò con la lettera in mano ed il cuore gonfio di rabbia. “Perdonami, amore, ho scelto te” proferì a gran voce scoppiando in lacrime. I due innamorati si abbracciarono in silenzio baciandosi appassionatamente. Era solo un sogno, ma sembrava così reale!

Scarlet
Novizia Sacerdotessa del Tempio



Edited by - Galath on 05 Oct 2007 22:50:53
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Galath

149 Posts

Posted - 06 Oct 2007 :  10:09:50  Show Profile  Reply with Quote
Lavorando alacremente di brusca e striglia l'esploratore accudiva il saggio mulo di Asiram e mentre rifletteva sull'oracolo ricevuto dalla sciamana.
Il pelo dell'equino, in breve tempo divenne lucido e brillante, mentre la Sacerdotessa, seduta poco distante rivolgeva alle Dee le preghiere del mattino.
Faustino gradiva molto quelle attenzioni, quasi come il sacchetto di carrube legato al barbozzale della testiera, masticava rumorosamente quelle leccornie e intanto giocava con la sua lunga coda a colpire l'uomo che lo governava con cura e attenzione; poi fu la volta degli zoccoli, che Galath sollevò uno alla volta per accertarsi che non vi si fossero depositati sassi o altra sporcizia, e nettandoli con decisione usando il curasnette del suo destriero, lasciato prudentemente nel bosco di betulle; l'intelligente animale avrebbe da solo trovato la via di casa e a quest'ora era certamente nella scuderia alla caserma dei Lokot.
Allacciò quindi i finimenti, posizionando correttamente il basto vuoto del sale.
"va ora, Faustino. Torna da madras Asiram, hai assolto puntualmente il tuo compito." gli disse grattandolo delicatamente sul collo.
Lui scosse la testa, in segno di saluto, e si avviò sulla strada del ritorno, congedandosi con un allegro nitraglio.
Lo guardarono allontanarsi per un lungo istante, quando si accorsero dell'arrivo di Molten, accompagnato da una Hybrian dei posti di guardia.
I due amici si riconobbero, e si salutarono con un cenno della mano.
Molten proseguì per andare a salutare le Hybrian anziane, in segno di educazione, certamente anche lui aveva del sale per omaggiare le fiere creature delle paludi.
Galath e Scarlet attesero pazientemente che si completassero i rituali di saluto, e finalmente furono raggiunti dal vicecomandante degli Etek.
"aikido amici"
"aikido a te, amico."
Si sedettero a discutere insieme sugli ultimi avvenimenti... e Galath gli confidò brevemente il suo proposito di raggiungere Krimenia.
Non avevano cavalli, quindi avrebbero marciato a piedi. Forse per la via oscura avrebbero guadagnato parecchio tempo, tuttavia l'esploratore era perplesso.
"Sicuramente abbiamo un vantaggio notevole sulle amazzoni del tempio, e di certo quella esaltata di Mary_Uruk e le sue isteriche fondamentaliste non potranno muoversi attraverso la foresta con la stessa velocità ed esperienza degli esploratori..." -ghignò soddisfatto-"..in realtà non so nulla di chi altri si sia unito alla caccia, in ogni caso, credo che valga la pena proseguire attraverso la foresta inesplorata.Arrivati a Krimenia, nei pressi del LAgo Moire, ormai prosciugato vi sono un sacco di caverne naturali, che formano un intrico formidabile. Laggiù dovrebbe esserci il Tempio della Sacerdotessa Occulta"
Scarlet annuiva sorridente, sarebbe andata anche nelle profondità degli inferi di Moghul, per accompagnare il suo uomo.
"Uomini, vi suggerirei di partire dopo pranzo, in ogni caso, le Hybrian hanno gradito il dono e rifiutare il loro invito a tavola sarebbe scortese..." disse interrompendo il silenzio con il suo sorriso dolce di sacerdotessa.




Galath
Comandante Esploratori di Lokot


// Molten ci ha raggiunti a Nosambra, ora lui dovrà postare il suo pezzo relativo all'incontro con i due fuggiaschi.
Gli altri che stanno viaggiando alla volta di Nosambra ci raggiungeranno in questa fase, <<a tavola con le Hybrian >> e ciascuno potrà decidere se accompagnarci, fare altre azioni ecc ecc

Edited by - Galath on 06 Oct 2007 10:22:41
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Molten

612 Posts

Posted - 12 Oct 2007 :  11:56:50  Show Profile  Reply with Quote
La tenda in cui le Hybrian lo avevano fatto accomodare non era certo il massimo del comfort neanche per un guerriero, ma l'importante per Molten, ora, era aver rivisto in salute Galath e Scarlet.
L'incontro con la comandante fu sereno: l'Etek venne accolto con gli onori riservati al suo grado, forse qualcosa in più pensò, ma presupponeva che ciò fosse dovuto al carico di sale che aveva portato in dono e che non aveva tardato a presentare.
Le Hybrian vollero sapere molte cose; sapevano che ad Arcano c'era molto fermento per i due innamorati e da lui vollero la conferma di quanto era già stato loro riferito. Chiesero poi notizie dell'Imperatrice e del Custode e delle Madras delle Kioskas. Molten fornì le spiegazioni richieste, tacendo ovviamente le informazioni riservate di cui era in possesso quale Vice Comandante.
Dopo il lungo conciliabolo la Comandante lo congedò permettendogli di ricongiungersi a Galath e Scarlet.
Parlarono a lungo degli ultimi avvenimenti, decidendo di partire alla volta di Krymenya passando per la Via Oscura. A Molten questa soluzione piaceva poco, ma si arrese alle considerazioni di Galath. "Bene amici, partiremo dopo pranzo come suggerito da Scarlet: la mia spada e Mikasa sono al vostro servizio" concluse Molten.

Molten Vice Comandante Guerrieri Etek
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Galath

149 Posts

Posted - 18 Oct 2007 :  00:08:04  Show Profile  Reply with Quote
// Riprendiamo il GdR. Mi scuso per la forzata interruzione, ma ho avuto molte cose da fare in questo tempo;
Da dove eravamo rimasti quindi, questo è il
messaggio postato da Scarlet in ML

Galath
Comandante Esploratori di Lokot



Tradimento.
I corpi nudi, ancora caldi dalla passione e dall'amplesso, il volto sadico, beffardo, spietato di Galath "Cosa vuoi, sacerdotessa, Nara era la mia amante, da sempre, da ben sette anni, tu un'avventura, una sgualdrinella inesperta, vogliosa di essere una vera donna. Ti sei data con leggerezza a me in una notte, in una taverna, come la più volgare meretrice, davvero credevi di essere importante? " Come in trance, nell'antro di Nosambra Scarlet guarda attonita i corpi avvinti di Galath e Nara, la sua amante segreta del passato, l'amazzone cagione di troppi silenzi e reticenze ultimamente. "Non temere, troveremo il rito, per nostra figlia.." sogghignò beffardo Galath
"Non ci sarà nessun rito.." corse via Scarlet
Sconvolta, ferita, umiliata, calpestata, derisa nella sua virtù e verginità... verginità! Perla ai porci! Cosa può capire un uomo esperto di simili inezie da sacerdotessa? Nessun dubbio, solo certezze di menzogne e derisioni: tradita, insultata, offesa nella sua dignità, con una creatura in grembo, una bastarda ...
Grida convulse fanno eco in tutta Nosambra "Ti sei divertito, tieniti la tua amante, la creatura che ho in grembo è solo mia, come sono stata leggera con te lo sarò stata con altri, non è tua, non ne hai prove, sono una meretrice, l'hai detto tu, Fiamma è mia, solo mia. Da sola sosterrò il peso della vergogna e forse anche l'avel, ma non prima della sua nascita, Fiamma sarà il prezzo del mio peccato. Che mi uccidano pure le amazzoni, ma solo dopo averla partorita, che mi tengano in ostaggio sino alla sua nascita, dopo potranno trucidarmi. A loro immolo la mia creatura, che sia sacerdotessa puritana come me e che soddisfi con la sua virtù le amazzoni che io ho oltraggiato. Io detti ad un uomo la mia verginità, alle amazzoni il frutto della mia trasgressione. A loro mi consegnerò, volontariamente, chiedo solo che risparmino la mia vita sino alla nascita, Fiamma sarà Scarlet, una Scarlet munda dal peccato della carne, come lei prima del disonore di un uomo."

Nell'accampamento delle amazzoni Scarlet grida a gran voce: " Voi che mi perseguitate per il mio peccato carnale prendete la mia creatura, innocente, pura, femmina come me e lacerate il mio cuore con le vostre lame affilate, il mio sangue laverà il mio disonore, ma a suo tempo, uccidetemi solo quando lei sarà nata, nessuna lama sarà più tagliente e dolorosa degli insulti e dei tradimenti del mio amante. La mia vita immolo alle dee e alle mie persecutrici, che il mio sangue e la vita innocente della creatura che porto in grembo possano sedare la vostra rabbia. A duro prezzo pagai il mio peccato d'amore o forse lussuria, secondo lui... non per me. Se io fui peccatrice il mio sangue laverà le mie colpe. Ed ora, fate il vostro dovere, arrestatemi, vi imploro soltanto di non uccidermi ora, ma a suo tempo, quando sarà nata Fiamma"

Scarlet
novizia del Tempio dei Sogni



Edited by - Galath on 18 Oct 2007 00:11:05
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Galath

149 Posts

Posted - 18 Oct 2007 :  00:19:03  Show Profile  Reply with Quote
"..le febbri di Nosambra! "

La sacerdotessa aveva avuto un incubo terribile, aveva delirato e gridato nel sonno frasi sconnesse e concitate.

Galath la copri come meglio possibile con suo mantello da esploratore, e rimase ad assisterla amorevolmente fino a che l'antidoto di Kikka non le fece scendere la temperatura; le deterse il sudore dalla fronte con il fazzoletto della sua uniforme, che portava annodato al collo.
Passò quindi a tamponarle la fronte e le tempie con l'acqua fresca della sua borraccia...
"..maledizione! "
Lanciò uno sguardo interrogativo a Molten.
"impossibile riprendere la marcia in queste condizioni."
"forse, appena la febbre scenderà, potremo far viaggiare lei su Mikasa, e noi continuare a piedi... altrimenti dovremo allestire una barella con due lunghi tronchi e farla trascinare dal cavallo."
In ogni caso non sarebbe stato semplice.
Avrebbero perso tutto il vantaggio accumulato su coloro che li inseguivano.
Finalmente Scarlet parve lentamente riprendere conoscenza, e Galath la osservo con espressione finaòmente piu sollevata.
"siano ringraziate le Dee.."

Galath
Comandante Esploratori di Lokot

Edited by - Galath on 18 Oct 2007 00:22:00
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Dalianera

148 Posts

Posted - 19 Oct 2007 :  11:56:56  Show Profile  Reply with Quote
.. la fuga di Dalianera e Sir archibald dall'accampamento di Mary Uruk...

Dopo che Mabel si allontanò dai prigionieri le due guardie presero di nuovo
il loro posto; sebbene Mary-Uruk fosse un'amazzone spietata con chi sgarrava
le sue regole, le sentinelle non pareva che fossero particolarmente
preoccupate , ridevano , schernivano Dalianera e Sir Archibald.
Ad un certo punto si sentì un richiamo proveniente dalla tenda e, subito ,
una delle due amazzoni di guardia si avviò verso la tenda ed entrò; ne uscì
poco dopo con un ghigno ancora più truce di quello che aveva prima di
entrare, raggiunse la sua compagna ed i prigionieri e disse : " Lo sai che
cosa ha deciso Mary-Uruk per questi ribelli ? " .
" No " rispose la seconda sentinella
" La nostra grande amazzone ha deciso che queste due belle facce toste non
vedranno la luce del sole domani mattina, all'alba saranno
giustiziate in onore alla Dea che ci guida !! "
" Sia fatta la volontà della Dea ! " disse l'amazzone.
Detto questo si allontanarono dai due poveretti e sedettero accanto al
fuoco.
Dalianera, ascoltò quelle terribili parole, si girò verso Sir
Archibald che , per la stanchezza ed i colpi ricevuti, si era assopito...
"Psss!! Sir Archibald !" sussurrò Dalianera, il dragone non si muoveva,
" Pssss Dragone !!! " e gli diede una bella gomitata
" Uh !! che c'è ? ". " Il sonnifero !!! Prendiamo il sonnifero !! "
" Perchè ? " chiese Sir Archibald.
Dalianera continuò : " Mary-Uruk ci ha condannato a morte, domani mattina
prima dell'alba verremo giustiziati !!! prendiamo il sonnifero e speriamo in
bene "
In quel momento successe una cosa proprio inaspettata, Sir Archibald
cercando il sonnifero vide un tenue bagliore provenire dal suo petto, sotto
la tunica
" Dalianera, guarda, l'amuleto ! E' diventato luminoso !" .
La strega si girò guardando il dragone, era vero, il suo amuleto si era come
acceso di una luce rossastra, disse a Sir Archibald : " L'incantesimo di
protezione.... funziona !!!! Guarda, Sir Archibald, .... le guardie !!!!! "
Il dragone voltò lo sguardo in direzione delle guardie, rimase stupito !!
Dormivano profondamente.
Disse a Dalianera : " E' il momento, strega mia ! " La strega prese il
sonnifero e cercò, nonostante avesse le mani legate, di ingerirlo.... "
Ferma, ma che fai ???? " " Prendo il sonnifero , non vedi ? ".
" No, Dalia, non farlo perchè le tue energie ti serviranno per scappare,
Mabel ha allentato i miei nodi ed adesso ce ne andremo !!! "
" Sia lodata la dea !!! " disse la strega e, guardando Sir Archibald che si
liberava dalle corde, aggiunse " forza Sir !!! Non so quanto può durare
l'incantesimo, dobbiamo fare in fretta "
Liberatosi, il dragone sciolse in fretta i nodi alla sua compagna dicendole
: " Al di là del Bosco delle Betulle c’è il mio cavallo , te la senti
di correre un po' ? "
" Certo Dragone ! Andiamo "

Era notte fonda, i due si liberarono dalle corde strette e silenziosamente sgusciarono via dall’accampamento.
La strega continuava a pensare alle conseguenze del loro gesto , appena al campo si sarebbero accorti della loro fuga l’ira di Mary Uruk si sarebbe scagliata contro tutti e Mabel sarebbe stata la prima ad essere sospettata.
L’amuleto di Sir Archibal si era illuminato e questo era un chiaro segno che si era attivata la protezione che ella stessa aveva creato contro le forze del male.
Ardimentoso era il loro tentativo di sfuggire alla morte sicura che ai primi raggi di Amanuator sarebbe stata certa, sarebbero dovuti essere giustiziati e la Santa già pregustava questo spettacolo. Ora che sarebbero state deluse le sue aspettative la sua crudeltà non avrebbe avuto più alcun freno.
Krymenia era l’unico posto certo dove rifugiarsi, Dalianera ne conosceva ogni nascondiglio e passaggio segreto, sicuramente avrebbero guadagnato tempo e sarebbero stati più al sicuro.
Krymenia non era lontana e questo ancora di più era determinante per la loro salvezza, Dalianera si fermò un istante e disse al dragone
“ Dirigiamoci verso Krymenia, li saprò condurti in un luogo sicuro dove potremo nasconderci e decidere con calma sul da farsi!!!”
Il dragone la guardò per un istante ed annuì ella allora continuò

“ Seguiremo il corso del Kruill e prima che albeggi saremo già al sicuro protetti dalle mura della città magica. Appena giunti ci recheremo in una grotta segreta che solo io e la suprema conosciamo e li potremo fermarci.”

Sir Archibald continuò ad annuire e poi si voltò per un attimo a guardare l’amuleto che continuava a illuminarsi. Il suo volto si fece pallido e poi tornando a guardare la strega pronunciò poche parole

“ Dalia…credi che l’amuleto voglia dirci qualcosa…un cattivo presagio?”

A quelle parole la strega aveva avuto un momento di esitazione in cuor suo sapeva che qualcosa stava a significare. L’amuleto era stato concepito per attivarsi in presenza di pericolo e di forze oscure e il suo diffondere luce era palesemente un avviso che qualcosa di tenebroso e maligno li minacciava.
Con freddezza rispose al guerriero

“Non è il momento di frignare Sir Archibald, chiama a raccolta le tue forze e il tuo coraggio e utilizzale per raggiungere Krymenia…li penseremo a capire il perché l’amuleto continua a segnalare il pericolo e io sarò in possesso dei miei strumenti divinatori e delle pergamene dove è contenuto tutto il sapere delle streghe di Arcano!!! Ora basta !!! Andiamo!!”

Le luci dell’accampamento delle perfide amazzoni apparivano lontane e già si intravedeva la torre di Krymenia, erano quasi salvi e questo rincuorava il cuore di entrambi.
Con tutte le loro forze in quella corsa disperata cercarono con il favore delle tenebre di affrettarsi , il cavallo di Sir Archibald era stremato e per di più ancora per poco avrebbero goduto della protezione dell’oscurità , Amanuator stava per levarsi in cielo e le scagnozze di Mary Uruk si sarebbero destate di li a poco.
Il cuore di Dalianera si era alleggerito alla vista della città, della torre dei maghi , luoghi familiari che già le trasmettevano la certezza della salvezza.
Per uno breve istante il suo pensiero andò a Vaughan, chissà se avrebbe potuto riabbracciarlo e se lui percepiva il pericolo in cui la strega si trovava. Il loro legame era talmente profondo che lei era certa che il suo amato Vulcar avrebbe fatto qualsiasi cosa per salvarla.

“ Eccoci a Krymenia Dragone, riprendiamo fiato finalmente!!!Appena in tempo! “

I primi raggi di Amanuator iniziavano a rischiarare il cielo scuro della notte e un lieve rossore anticipava il giorno.
Entrambi scesero da cavallo e procedettero a piedi per non affaticare ulteriormente la povera bestia che, benché stremata, continuava a trovare comunque la forza di seguirli.

Dalianera afferrò per il braccio del Dulkar e con fare risoluto disse

“ Adesso seguimi!!! Al di là della torre per la via Oscura, ti condurrò in un luogo segreto ma ti avverto dragone…Se alla fine di questa storia ne farai parola con qualcuno l’ira delle streghe si scaglierà contro di te e dirai addio alla tua vita tranquilla!! E’ di vitale importanza che questo rifugio resti segreto!!!”

Il dragone la guardò con meraviglia, non credeva potesse rivelare un carattere così forte e disse solo poche cose per rassicurarla

“ Dalia, stai tranquilla ti prego ….sai che io non parlerò e te lo giuro sull’onore dei Dulkar !! In me hai solo un alleato prezioso ed un fedele amico!”

L’animo della strega si placò, le parole del suo compagno di sventure le parvero sincere e seguitando a tenerlo per il braccio lo condusse per le vie misteriose della città.
Si avventurarono per cunicoli e passaggi stretti finché giunsero alla via Oscura e li si palesò ai loro occhi l’ingresso della grotta segreta.
Sir Archibald legò il fedele destriero ed entrarono al suo interno. Tutto apparve buio e vuoto, a tentoni Dalianera si mosse in cerca di candele per illuminare l’ambiente. Il fuoco del braciere era spento e la grotta appariva fredda e umida.
Finalmente riuscì a fare luce e ciò che apparve agli occhi del Dulkar lo meravigliò.
L’ampia grotta era composta al suo interno da una grande sala, arredata con un lungo tavolo e candelabri agli angoli per illuminare e torce alle pareti.

“ Ecco !!” disse rivolta al dragone “ Possiamo sistemarci qui, accenderemo il fuoco per scaldarci! Conviene rimanere nascosti per le prossime ore e decidere che fare e come comunicare con l’esterno. Già a quest’ora si saranno accorte che siamo fuggiti e inizieranno a setacciare ogni luogo, ma non durerà per molto….il loro obiettivo sono i due innamorati fuggiaschi…di noi si scorderanno presto…almeno spero!”

Le parole della strega non si erano discostate di molto da come si stavano svolgendo i fatti all’accampamento.
Le perfide guardie si erano destate e avevano dato l’allarme per la fuga dei due prigionieri.
Mary Uruk fù svegliata dalle urla confuse delle amazzoni che correvano per l’accampamento in cerca dei prigionieri.
Poche e confuse spiegazioni le erano state date circa la fuga e soprattutto la disattenzione che aveva permesso che ciò accadesse.
Il suo sguardo si caricò d’odio e fu pronta scagliarsi contro chiunque.
Non lontano , in un’altra tenda , Mabel comprese che cosa stava accadendo e fu anche consapevole che la prima ad essere interrogata, dopo le due guardie sventurate, sarebbe stata lei.

Dalianera
vicecomandante delle streghe
maestra di divinazione

Sir Archibald
Dragone Dulkar

Edited by - Dalianera on 19 Oct 2007 20:15:11
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Gerrok

278 Posts

Posted - 19 Oct 2007 :  14:29:36  Show Profile  Reply with Quote
giunse all'accampamento fuori delle mura, che era il tramonto. Il forte Sancho era una bestia infaticabile, veramente, ma era un mulo per cui lo scribano Gerrok ci aveva messo molto tempo per giungere li fin da Kanveska, dove aveva ricevuto da poco la notifica di essere stato nominato dall'imperatrice Nimira; nuovo comandante degli scribani di Arcano.
Invece di restare a sistemare le cose aveva deciso di partire velocemente alla volta del tempio dei sogni, lì avrebbe finalmente incontrato la comandante delle amazzoni del tempio, Mary-Uruk, voleva capire fino a che punto la situazione si poteva risolvere in modo pacifico e senza spargimento di sangue...sangue Hammer!
Mentre scendeva dal basto, vide introno a se una agitazione che lì per lì non comprese bene: - Presto!! ai cavalli!!! - amazzoni in tenuta da guerra si muovevano freneticamente qua e là per l'accampamento: - Allarme i prigionieri sono fuggiti!! - cercò di non farsi notare, cosa difficile per lui, alto come era non passava di certo inosservato: - Amazzoni!!! ai cavalli!!! - vide una imponente figura di amazzone, in tenuta da battaglia con le insegne rosse e nere(?) e i gradi di comandante; Gerrok percepì immediatamente che si trovava di fronte la temibile Mary Uruk detta la Santa.

...continua

Gerrok
E.S.di K.
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Mabel

109 Posts

Posted - 20 Oct 2007 :  12:16:46  Show Profile  Reply with Quote
il tramestio di calzari sul terreno mise in allarme mabel che nella sua tenda finiva di indossare i paramenti da battaglia. pensò subito ai due hammers prigionieri e si augurò che il suo stratagemma avesse avuto successo. Appena fuori dalla tenda vide in mezzo alla baraonda generale il povero Gerrok in sella al suo cavallo completamente spaesato e anche timoroso al cospetto di Mary Uruk che si ergeva in tutta la sua spietatezza mentre interrogava concitatamente due sentille.
Si compiaque del risultato. Alla fine Sir Archibald e dalianera ce l'avevano fatta. Ora doveva trovare il modo di depistare le amazzoni per dare tempo ai due di fuggire. Non aveva chiesto dove si sarebbero diretti ma se Dalianera aveva appreso bene l'arte della Suprema si sarebbe recata nell'unico luogo da cui avrebbe potuto aiutare Galath e Scarlet. Krymenia.
Da sola contro le fanatiche Mabel non avrebbe potuto molto, aveva bisogno di qualcuno che fosse almeno neutrale in quela storia.
La prima persona che gli venen in mente fu il Vicario. Se fosse riuscita a portare le amazzoni del Tempio a Nistra Berserk non avrebbe potuto tenersi fuori dal gioco.
Si avviò verso la Santa "Comandante" disse "ho avuto una importante informazione da un hammer spaventato che è stato assalito all'alba dai due fuggiaschi."
"Mabel!" disse la Santa con tutto il disprezzo di cui potè caricare quelle due sillabe. "I prigionieri erano stati affidati a te e tu li hai fatti fuggire. Non ho potuto veder scorrere il loro sangue ma posso sempre rimediare con il tuo.
"Smettila di concentrarti sui tuoi insuccessi e comincia a muoverti!" urlò allora Mabel facendo venire fuori la sua rabbia per quella pazza arrabbiata. "sono state le tue amazzoni alasciarsi sfuggire i prigionieri, nonostante li avessi ridotti ad un mucchio di stracci. Adesso dobbiamo riprenderli e se passi qui la giornata a scorticarmi viva li perderai. Avremo il nostro momento Mary Uruk! adesso mi preme vincere su qualcun altro."
La Santa rimase in silenzio a fissare con odio Mabel. le sue mani serrate a pugno tremavano, ma sapeva che l'amazzone aveva ragione. gli rivolse uno sguardo interrogativo senza proferire parola.
"Dobbiamo andare a Nistra" disse Mabel. poi si allontanò senza aggiungere altro. lanciando un'occhiata allo scribano.

Mabel
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Vendicatore

333 Posts

Posted - 20 Oct 2007 :  13:05:16  Show Profile  Reply with Quote
Vendicatore e Haarthac camminarono a lungo in direzione nord. Il Dragone era continuamente alla ricerca di indizi utili, ma a parte qualche orma confusa, i due fuggiaschi non avevano lasciato tracce. “Stiamo andando nella direzione giusta?” chiese lo scribano, ma il dragone gli fece segno di stare zitto. “Sta arrivando qualcosa, un quadrupede, non sembra un cavallo ma è bene nascondersi lo stesso” quindi i due si nascosero dietro dei cespugli e da lì controllavano la strada. “Che mi venga un colpo! Ma quello è Faustino! Vuol dire che Asiram è da queste parti” sbottò Haarthac, “No, Asiram non c’è eppure sembra molto tranquillo e rilassato…no, la Madras non è da queste parti”, “E allora che ci fa qui? È un mulo, mica un gatto che va dove gli pare”, “Ha accompagnato qualcuno, la cosa potrebbe esserci utile, ma anche no”, “Dici Galath e Scarlet?”, “Beh, certamente qualcuno che non poteva permettersi un cavallo o che lo aveva perso”, “Avesse il dono della parola potevamo chiedergli se aveva visto Scarlet e Galath”, “Beh, non credo sia il caso di porsi simili scenari surreali, se Faustino ha aiutato Galath e Scarlet, allora vuol dire che siamo nella direzione giusta” quindi si alzò, dato che il mulo trotterellante era ormai sparito alla sua vista. I due si rimisero subito in viaggio. Si fermarono per consumare un breve pasto, non volevano perdere tempo. “È molto umido qui” disse lo scribano, “Ci stiamo avvicinando nel regno delle Hybrian, d’ora in avanti troveremo tanta acqua e umidità” rispose Vendicatore. “Questo è tutto da vedere” sibilò una voce dietro di loro; Haarthac si alzò di scatto, Vendicatore invece rimase seduto, intento a sbucciare una mela. Da dietro un albero sbucò una Hybrian con un arco armato e spianato verso di loro, “Alzati anche tu, guerriero, non fare stare il tuo amico da solo, in piedi”. Vendicatore alzò le braccia e le riabbassò subito: “E figuriamoci se qualcuno azzecca il gruppo di cui faccio parte” detto ciò puntò lo sguardo torvo verso l’Hybrian: “Prima di puntare un arco verso un nemico assicurati della sua vera natura, potrebbe essere più pericoloso di quel che sembra”, “Chiunque tu sia, alzati, poi faremo le presentazioni”. Il Dragone si alzò molto lentamente e si affiancò allo scribano, che prese la parola: “Veniamo in pace, stiamo cercando dei nostri amici, un uomo e una donna, li hai visti per caso?”, l’Hybrian rispose: “Non mi interessa chi stiate cercando, so soltanto che non mi piacete e che non ho intenzione di farvi passare”. Vendicatore si girò verso il compagno di viaggio: “Noto che tutti quanti ci vogliono un bene dell’anima. E pensare che siamo dalla parte di Galath, figurati se fossimo suoi nemici…”. Haarthac farfugliò qualcosa quindi Vendicatore si rivolse all’Hybrian: “Senti, se Galath e Scarlet sono andati via da Nosambra, non hai che da dircelo e noi leveremo subito il disturbo!” “Lasciandovi così l’opportunità di raggiungerli? Nemmeno per sogno!”. Vendicatore si rivolse verso lo scribano: “Tombola! Non sono più qui, andiamocene…” e il Dragone cominciò ad allontanarsi in direzione sud, Haarthac rimase di stucco, esattamente come l’Hybrian. Vendicatore si voltò e afferrò lo scrivano per una manica: “Ti vuoi muovere?” “Ehm…credo che lei non sia d’accordo…” e l’Hybrian subito confermò, puntando la freccia sul dragone: “Dove credi di andare?”, “Ehm…mi sono appena ricordato di aver lasciato la porta della Torre aperta…sai, sarò anche comandante ma sono piuttosto distratto…me lo dicono tutti!”, queste parole spiazzarono l’Hybrian che, non capendoci più nulla, spostò lo sguardo su Haarthac per capire cosa diavolo avesse in mente il suo compagni di viaggio. Proprio in quel momento da una tasca del Dragone partì saettante uno shuriken che prese in pieno l’elastico dell’arco dell’Hybrian e lo tagliò di netto, rendendo l’arco inutilizzabile; “Fiuuu…un colpo simile non mi riusciva da tempo…Haarthac andiamo?” “Il mio arco!”, “Sì lo so, sono stato scorretto…ma questo ti insegni a non abbassare la guardia nei confronti di un Dragone…perché quello sono: uno scorrettissimo Dragone, non un onorevole guerriero; il fatto che ti ho lasciato in vita ti faccia capire che siamo dalla parte di Galath e Scarlet e credo di conseguenza dalla tua parte…non chiamare a raccolta altre Hybrian, ci faresti un favore…tanto ce ne stiamo andando…saluti!”, Haarthac abbozzò un timido saluto all’hybrian e seguì il Dragone in direzione sud. Si allontanarono per un po’, nessuno li seguiva. “Non possiamo continuare ad andare alla cieca, ci occorre un aiuto”, “Di che genere?”, “Magico, ovviamente…andiamo a Krymenia…”, “E una volta arrivati? A chi chiederemo aiuto?”, “Beh, io tra maghi e streghe qualcuno conosco, non mi dire che non hai nessuno che ti darebbe una mano in tutta Krymenia”, lo scrivano ci pensò su e poi annuì, sapeva a chi chiedere, ma non specificò di chi si trattasse. Al Dragone andava bene così. Avanzarono per ore, ad un certo punto Vendicatore guardò in terra e si bloccò: “Vedi anche tu quello che vedo io?”, “Tracce di un cavallo, sembra” rispose lo scribano, “Sì, ma non solo…con due persone a piedi…non le hanno cancellate o confuse, potrebbero non essere loro”, “Andiamo avanti Vend…” e i due proseguirono, Krymenia ormai non era lontana e l’avrebbero raggiunta prima di sera.

Vendicatore
Comandante Dragoni di DULKAR
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Sir_Archibald

59 Posts

Posted - 24 Oct 2007 :  20:29:38  Show Profile  Reply with Quote
Sir Archibald, dopo un po' di riposo, si sentì di nuovo in forma, la prigionia e la rocambolesca fuga non gli avevano permesso una vita normale, come era abituato da parecchio tempo, ora le cose erano cambiate molto : fuggiasco, condannato a morte, in cerca di due hammers, a loro volta fuggiaschi : Galath e Scarlet.
Ad un certo punto, il dragone si alzò e disse a Dalianera : " Torno subito, esco fuori un attimo ", la strega lo guardò con severità come per dirgli " Sii prudente" e poi riprese il suo meritato riposo.
All'entrata della grotta , Sir Archibald si ricordò di aver visto una sorgente d'acqua, freschissima !, passando in fretta con Dalianera aveva messo la mano sotto la cascatella e ne aveva potuto sentire la meravigliosa freschezza.
Si era tolto la corazza, la cintura, la borsa e l'amuleto magico che Dalianera gli aveva regalato; rimasto così in pantaloni e camicia , si era diretto verso la sorgente.
Fuori, Amanuator era già alto ed i suoi raggi già giocavano da tempo con i trasparenti flutti della cascatella formando, insieme alle minuscole goccioline d'acqua, dei meraviglioso giochi di colore.
Il dragone ne approffittò per dissetarsi e sciacquarsi finalmente il viso, dopo giorni di prigionia in cui non gli era stato permesso nulla, ora godeva di questi attimi di libertà, si allontanò un po' verso la radura, adesso non sentiva più il rumore dell'acqua, ma un profondo silenzio... solo un alito di vento tra le foglie delle querce ogni tanto e nulla più.
Era immerso in questa quiete quando, all'improvviso, senti due fruscìì distinti , uno alla sua destra ed uno alla sua sinistra !
Non fece in tempo a sapere cosa fosse : due schiocchi secchi e due sibili sordi sferzarono l'aria , Sir Archibald non seppe mai cos'era stato, un dardo gli aveva trapassato la gola ed uno era piantato nel suo cuore !! Un tonfo sordo fu tutto quello che si senti in quel prato.
All'interno della caverna, se ci fosse stato qualcuno a vedere, avrebbe scorto un bagliore accecante di colore arancione e poi il grido di Dalianera.
La strega rimase accecata momentaneamente dalla luce e poi, quando fu tutto finito, notò che, al posto dell'amuleto ora c'era un mucchietto di cenere !!
Capì immediatamente : Sir Archibald era morto !

Fuori le amazzoni di Mary-Uruk stavano perlustrando palmo a palmo la zona dove avevano trovato il Dragone di Dulkar.

.. il suo corpo giaceva inerme sull'erba di Arcano, mentre la sua anima era già lontana........

...... un falco planava in alto nel cielo....era di nuovo senza un padrone........" Addio, Sir Archibald " e volò via......



Sir Archibald
Dragone di Dulkar

Sir Archibald
Dragone di Dulkar
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Galath

149 Posts

Posted - 24 Oct 2007 :  21:40:46  Show Profile  Reply with Quote
Una mano insanguinata scese a chiudere pietosamente gli occhi del dragone.
"non siamo giunti in tempo per salvarti, amico mio."
Si dedicò quindi a comporre il corpo dell'uomo che non erano riusciti a salvare, e osservò distrattamente la camicia sporca di sangue, la barba incolta, i capelli grigi, leggeri, del dragone attempato, e gli tornò alla mente il sorriso leale di un uomo che aveva conosciuto troppo poco.
Parlava con l'accento delle terre di nord est, e si era subito rivelato un gradevole compagno di taverna.. ed ora qualche stupida pattuglia di iene rabbiose lo aveva massacrato!
Poco lontano giacevano i corpi di quelle che lo avevano ucciso, appunto una pattuglia di amazzoni del tempio.
Stavano seguendo le tracce dei loro prigionieri, senza rendersi conto che altri occhi molto più esperti di loro le avevano individuate da un pezzo, ma nulla lasciava supporre che avrebbero ucciso il povero dragone.
Galath e Molten avevano lasciato indietro la sacerdotessa Scarlet, sdraiata nella sua barella di tronchi trascinata da Mikasa, il cavallo di Molten.
Si erano subito resi conto di aver intercettato una pattuglia di sanguinarie che tuttavia attaccarono Sir Archibald, senza minimamente accorgersi di essere a loro volta osservate a quel punto le micidiali balestre del guerriero Etek erano state più rapide della kanassa del Lokot, che aveva sventrato l'ultima nemica senza lasciarle il tempo per un lamento.
"Cosa ci faceva Sir Archibald qui a Krimenia?"
"Era poco più di una recluta, ma il suo grande cuore lo aveva spinto a mettersi in cammino per aiutare te e lei,"-indicando Scarlet che pallidissima nella sua bellezza li aveva oramai raggiunti- "certo, avrebbe cercato di aiutarvi per come poteva... dopo che la Santa vi aveva dichiarati empi sacrileghi e scatenato le sue amazzoni alla ricerca delle vostre teste...e la sua generosità gli è costata la vita!"
Sulla soglia di una grotta poco lontana, una snella figura di donna li stava osservando impietrita.
La strega si sentiva in colpa per aver lasciato allontanare il dragone inesperto, e soprattutto si domandava perchè mai avesse tolto il suo amuleto.
Dovevano agire, e pensare rapidamente ad una soluzione.
Nascosero i corpi delle amazzoni nel folto della boscaglia, e si apprestarono a trasportare il dragone all'interno delle grotte, dove gli avrebbero dato degna sepoltura.
La novizia intonò una preghiera funebre, e i due uomini trasportarono in silenzio le spoglie del loro amico salutando Dalia con un cenno del capo, a cui lei mesta rispose nello stesso modo.
Lo sistemarono all'interno della grotta, in una cavità naturale dal diametro di dieci passi, sopra un tumulo di pietre piatte che formava quasi un altare di basalto.
I cristalli di miara scintillavano incastonati alle pareti e sul soffitto, da cui rifrangevano la minima scintilla di luce in una caleidoscopio di schegge colorate: l'ultima dimora del dragone, sarebbe stata degna di un comandante.
Rivestito di tutto punto, con la sua corazza e uno scudo a fargli da cuscino, le mani composte in un ultimo saluto stringevano l'elsa della sua spada, che non aveva fatto in tempo ad usare, mentre la punta della lama era deposta fra i suoi piedi leggermente divaricati.
Rimasero a lungo a meditare, mentre la sacerdotessa intonava i canti della cerimonia e l'esequiae heroes.
Un falco volteggiava sopra le rocce, e a tratti il suo grido pareva uno staziante lamento.

Galath
Comandante Esploratori di Lokot
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